All we wanna do is Rock!!! Tutte le release dal mondo Indie Rock'n Roll e poi video, news, recensioni per essere sempre aggiornati sulla musica alternativa più cool del momento! Con Fab, Dj Fabbra, Espo e la partecipazione straordinaria di Luca!
Oggi andiamo alla riscoperta di un pezzo straordinario realizzato da una band straordinaria. E' in questi giorni nelle sale 'Shine A Light', il film di Martin Scorsese sugli Stones, e anche noi vogliamo nel nostro piccolo omaggiare quella che viene definita la più grande rock band di tutti i tempi dedicando la puntata di oggi ad una delle loro canzoni più belle, e cioè 'Sympathy For The Devil', anno 1968. Gli Stones sono nel pieno del loro successo e della rivalità con i Beatles quando pubblicano 'Beggars Banquet', grandissimo album che contribuisce alla grande alla crescita della band. All'interno dell'album ci sono grandi canzoni, ma soprattutto una colpisce l'attenzione e si ritaglia un ruolo tra i brani immortali del rock di tutti i tempi, e cioè 'Sympathy For The Devil'. Si tratta di un brano lungo, ballabile, diretto e provocatorio, che mescola generi musicali pur essendo un brano rock. Dal titolo si può capire infatti quanto Mick Jagger e soci abbiano voluto sfidare le consuetudini, le tradizioni e quasi il pudore vigente all'epoca dichiarando una presunta "simpatia per il diavolo". Già in alcune canzoni o dischi precedenti gli Stones avevano fatto scalpore, ad esempio con la canzone scandalosa 'Let's Spend The Night Together' o intitolando il precedente album 'Their Satanic Majestic Request'. In questo modo, i sostenitori della teoria rock=satanismo avevano di che parlare, ma non è difficile intravedere nei testi della canzone che vi proponiamo oggi una critica anche profonda alla malvagità umana. Nelle liriche sono infatti citati alcuni tragici episodi della storia più o meno recente, e il narratore potrebbe non essere un dotto diavolo, ma l'animo umano sconvolto dalle drammatiche azioni dell'uomo stesso. Ascoltiamo dunque questo classico del rock, cominciando dai mitici versi introduttivi: 'Please allow me to introduce myself/I'm a man of wealth and taste'...
(tratto da Wikipedia.org) Il termine musica indie (neologismo della lingua inglese derivato dalla contrazione del termine independent) è riferibile ad un insieme di generi musicali caratterizzato da una certa indipendenza, reale oppure percepita, dalla musica pop commerciale e da una cultura cosiddetta mainstream (cultura di massa), nonché da un approccio personale alla musica stessa. Il termine Indie è spesso confuso con il tipo di suono prodotto dal musicista quando è in realtà il modo in cui il suono è presentato o prodotto. Infatti, esso è spesso associato a un artista o a un gruppo che non fa parte della cultura mainstream o che fa musica al di fuori dell'influenza della stessa. Sebbene lo stile musicale di questi gruppi possa variare molto, tale associazione deriva infatti da un atteggiamento tipo "fai-da-te" e dall'abilità di lavorare al di fuori delle grandi corporations. Tuttavia, non è affatto detto che un'etichetta che si definisce indipendente garantisca un approccio libero, non orientato verso il marketing o comunque a uno stile musicale prettamente commerciale, né d'altra parte è vero che le major stesse siano orientate esclusivamente alla produzione di musica commerciale (vedi Radiohead, Pulp, Sonic Youth e The Flaming Lips). Più comune in Italia è la definizione indipendente per identificare tale approccio, preferendo usare il termine indie per definire un genere musicale vero e proprio, comunque spesso associabile a un approccio indipendente a livello di etichetta discografica. La parola indie è utilizzata talvolta per fare riferimento specificamente a vari generi o suoni. Negli anni novanta molti gruppi Britpop erano definiti indie, anche se la maggior parte degli artisti avevano siglato contratti con le major e dominavano le classifiche di vendita."
Nessun commento:
Posta un commento