venerdì 13 aprile 2007

LA RECENSIONE DI FABBRA: KINGS OF LEON - 'BECAUSE OF THE TIMES'

L' album della settimana per noi di IndiExplosion!
Un ritorno in grande stile per i rockers americani Kings of Leon, con un album di gran classe come si dimostra il loro "Because of the times".
Parliamoci chiaro, è sempre rock'n'roll, ma c'è modo e modo di presentarlo ai propri fans.
E in questo caso i KoL dimostrano grande maturità, confezionando un album variegato delle tante sfacettature rock, da suoni più rilassati ad altri più poderosi, da canzoni brevi ad altre che superano la durata media a cui molti album ci abituano.
Insomma i Kings of Leon hanno fatto a modo loro, scelte chiare e che alla fine penso siano ripagate visto il risultato del Cd.
Un Cd che sorprende già dalla prima bellissima traccia 'Knocked Up', 7 minuti e dieci di ottima suite rock, con grande e delicata strumentazione , lento-veloce-lento, che va a a sfociare in un'esplosione di chitarre per poi tornare su ritmi dimessi. Molto particolare.
Il singolo 'On Call' di cui già abbiamo speso lodevoli parole in precendenza è una gran bella rock ballad, da brividi la linea di basso! Pian piano si sta facendo apprezzare, sicuramente diventerà un classico del rock.
Rock'n'roll puro in 'Black thumbnail' e nella poderosa 'My party' sicuramente la mia traccia preferita dell'album dopo 'On call', in cui la voce del cantante sembra quasi distorta e i coretti in old-style la fanno da padrone. Probabile futuro singolo.
Dopo questo gran rock'n'roll si torna a ritmi più lounge in 'True love way', con dei riff di chitarra che mi ricordano molto la loro precendete 'The Bucket'.
Ritmi quasi funk-reggae in 'Ragoo' altra traccia che sicuramente sorprende.
Semplice ma raffinata la successiva 'Fans', strepitosa ninnananna invece 'Runner', gran ballatona su un ritmo quasi da lenta marcetta trionfale. Gran vocalità dimostrata anche qui dal cantante.
Sfumature soul invece per la leggiadra 'Trunk', in cui i 4 rockers del Tennessee non smettono di sorprenderci. Gran finale con 'Arizona', altra traccia quasi completamente strumentale molto emozionante e sicuramente degna di concludere al meglio questo Cd.
Insomma un album sorprendente e di gran carattere, che conferma il talento di questa rock'n'roll band americana che è già al terzo disco e che sta sempre più riscuotendo l'attenzione della critica mondiale.

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