Da qualche mese c’è stata una scossa tra le classifiche ufficiali e quelle personali di ogni amante della buona indie. Alcune delle migliori testate musicali e non hanno dato voti eccellenti a questo nuovo album, 'Embryonic' dei Flaming Lips, uscito il 13 Ottobre, per citarne qualcuna: Clash 8 stelle su 10, NME 10/10, Allmusic 4/5, The Times 4/5 e The Guardian 3/5. Lo stesso riscontro si è avuto anche dal pubblico tramite i vari euforici ed entusiasmanti commenti lasciati su i diversi indie blog. Stiamo parlando della nuova opera frutto delle menti geniali e contorte dei componenti del gruppo, composto da Wayne Coyne (voce e chitarra), Michael Ivins (basso e pianoforte), Steven Drozd ( batteria e sintetizzatori) e Kliph Scurlock (batteria e percussioni). 'Embryonic' dalle tonalità davvero particolari, è difficile da apprezzare al primo ascolto. Siamo in presenza di doppio album composto da ben 18 brani di experimental rock, alcuni di questi hanno avuto l’eccellente collaborazione di artisti internazionali come: la band MGMT per la canzone 'Worm Mountain' e Karen O. (cantante del gruppo Yeah Yeah Yeahs) per i brani 'I Can Be A Frog' e 'Watching The Planets'. Il lavoro della band di Wayne Coyne riesce a raccogliere diversi sound divisi nella tracklist. Durante l’ascolto si può riscontare il filone neo-psychedelia dei Radiohead e Pink Floyd nei brani 'Evil', 'The Sparrow Looks Up At The Machine' e 'Your Bats', lo space-rock daftpunkiano in 'Virgo Self-Esteem Broadcast' e 'The Impulse' e l’indie rock nella seconda parte dell’album in 'Silver Trembling Hands' e 'The Ego’s Last Stand'. Si attendeva il disco dell’anno, forse adesso abbiamo trovato un embrione e dobbiamo aspettare che si sviluppi…
Recensione scritta da Luca
1 commento:
Voto all'album: 8
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