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Arrivano da San Diego, California e sono una delle migliori rivelazioni di questo 2010. La band ha iniziato la carriera col nome The Muslims, ma dopo varie lamentele da parte della critica e dei fan, i ragazzi hanno deciso di dirottare verso un nome più soft, per l’appunto: TheSoft Pack. Dopo due EP ('The Muslims' e 'Extinction'), usciti nel 2009, la band decide di pubblicare a febbraio di quest'anno il primo album omonimo. Un disco frizzante e con tonalità puramente indie composto da 11 tracce da ascoltare tutte d’un fiato. La loro musica si avvicina molto ai Velvet Underground e agli Strokes. L’unico momento di quiete è la ballata 'Mexico', ma canzoni come 'C’mon', 'Move Along' e 'Down On Loving' ti fanno muovere la testa su e giù a ritmo di musica! Il loro primo singolo è 'Answer to Yourself', un pezzo davvero orecchiabile con varie caratteristiche come il reef di chitarra finale, la voce strozzata del cantante (Matt Lamkin) tipo Kurt Cobain e il ritornello un po’ pessimistico: "But I think I'm gonna die / Before I see my time / But I think I'm gonna die / Trying anyway". Penso però che i ragazzi vedranno il loro tempo perchè a parte il nome non ci vanno per niente soft!
(tratto da Wikipedia.org) Il termine musica indie (neologismo della lingua inglese derivato dalla contrazione del termine independent) è riferibile ad un insieme di generi musicali caratterizzato da una certa indipendenza, reale oppure percepita, dalla musica pop commerciale e da una cultura cosiddetta mainstream (cultura di massa), nonché da un approccio personale alla musica stessa. Il termine Indie è spesso confuso con il tipo di suono prodotto dal musicista quando è in realtà il modo in cui il suono è presentato o prodotto. Infatti, esso è spesso associato a un artista o a un gruppo che non fa parte della cultura mainstream o che fa musica al di fuori dell'influenza della stessa. Sebbene lo stile musicale di questi gruppi possa variare molto, tale associazione deriva infatti da un atteggiamento tipo "fai-da-te" e dall'abilità di lavorare al di fuori delle grandi corporations. Tuttavia, non è affatto detto che un'etichetta che si definisce indipendente garantisca un approccio libero, non orientato verso il marketing o comunque a uno stile musicale prettamente commerciale, né d'altra parte è vero che le major stesse siano orientate esclusivamente alla produzione di musica commerciale (vedi Radiohead, Pulp, Sonic Youth e The Flaming Lips). Più comune in Italia è la definizione indipendente per identificare tale approccio, preferendo usare il termine indie per definire un genere musicale vero e proprio, comunque spesso associabile a un approccio indipendente a livello di etichetta discografica. La parola indie è utilizzata talvolta per fare riferimento specificamente a vari generi o suoni. Negli anni novanta molti gruppi Britpop erano definiti indie, anche se la maggior parte degli artisti avevano siglato contratti con le major e dominavano le classifiche di vendita."
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