giovedì 31 maggio 2007

LE RECENSIONI DI FAB: PAUL McCARTNEY - MEMORY ALMOST FULL

Partiamo da un presupposto: se un signore di 60 anni, straricco, che ha fatto parte della più grande band di tutti i tempi, continua a fare musica, non lo fa certo per tirare a campare o per inseguire il successo commerciale. Potrebbe godersi tutto ciò che la vita gli offre e vivere di rendita, più che economicamente, musicalmente parlando. Invece no. Sir Paul McCartney, per gli amici Macca, continua imperterrito a sfornare grande musica, a dare continui saggi della sua classe. 'Memory Almost Full' (che uscirà ufficialmente il 1 giugno) arriva ad appena due anni di distanza dall'ultimo disco, 'Chaos And Creation In The Backyard'. L'impressione generale è quella di un disco inciso er il piacere di proporre musica, da un artista di eccezionale qualità. E proprio per questo motivo non sarà, magari, compreso fino in fondo dal grande pubblico. Ma, a questo punto della carriera, Macca se lo potrà pure permettere. Il singolo di lancio 'Dance Tonight' è un'allegra filastrocca basata sul suono di un improbabile mandolino. Ma è proprio quello che ci vuole per dare avvio all'album. Leggera ed accattivante la seconda traccia 'Ever Present Past', possibile proposta pr un prossimo singolo. Molto bella la traccia numero 4 'Only Mama Knows', che inizia con una dei soavi violini per poi fare largo improvvisamente all'anima rock che alberga nelle corde di Paul, sostenuta ancora una volta dalla poderosa voce modello-Helter Skelter. A proposito di Beatles, si intravedono i curiosi e stravaganti non-sense musicali dei migliori Beatles nella cangiante 'Mr Bellamy', contraddistinta da un inquietante pianoforte. Ma la vera perla dell'album, perchè nascosta nelle pieghe di altre tracce di minore impatto, è la bellissima 'Feet In The Clouds', leggera, suadente, con un bel ritornello, cambi di ritmo e alterazioni vocali. Sullo stile dell'ultimo McCartney, è forse il pezzo più bello dell'intero album, anche se è difficile che esca come singolo. E ancora 'House Of Wax', brano evocativo con poderosi assoli di chitarra che testimoniano la grinta del miglior Paul. Il resto dell'album è comunque all'altezza della fama del suo autore. Tra sapienti ballate al pianoforte e schitarrate che ci ricordano il Paul-che-fu, il disco scorre in modo davvero piacevole. Da sottolineare la grande varietà strumentale, dai mandolini ai flauti, dal piano alle chitarre, fino ai violini, per un totale di 13 tracce magari non tutte memorabili, ma certamente di alto livello, in linea insomma con la tendenza seguita (con discreto successo) dal più recente McCartney. Abbiamo ancora un disperato bisogno di questo "vecchietto terribile".

4 commenti:

Fabbra ha detto...

Sinceramente sono rimasto poco soddisfatto dal ritorno del grande Macca. Mi sarei aspettato qualche perla in più. Devo dire che rispetto al precendente album non c è paragone, forse perchè quello mi era davvero piaciuto tanto. In questo il buon Macca si trasforma quasi in un menestrello (vedi il singolo "Dance tonight")e gioca la carta della vivacità. Forse quello aveva piu un filo comune tra le tracce e credo fossero più melodiche. Forse ora prova fin troppo a fare come piace a lui tralasciando un pò i suoni più beatlesiani del precedente. Cmq tornando alla tua recensione devo ammettere che quella canzone da te definita perla non mi fa poi tanto impazzire, come la media della altre, al contrario trovo sopra la media la seconda traccia "Ever present past", "Vintage clothes" (forse quella che musicalmente si avvicina piu al precendente cd) e la blueseggiante "That was me". Concordo invece col ritenere la piu beatlesiana "Mister Bellamy" quasi una suite da piano in versione opera-rock, geniale ma certo poco radiofonica.

fab ha detto...

Almeno siamo d'acordo sullo spirito dell'album: nel senso che anch'io ho avuto l'impressione che si tratti di un lavoro fatto secondo i suoi schemi e basta, senza badare ad altro. E per questo, personalmente, mi piace. E' abbastanza lontano dall'idea beatlesiana che si può avere di Macca, ma ha altre qualità. 'Feet In The Clouds' mi piace davvero tanto, anche se è molto poco radiofonica, così come 'Mr Bellamy'. E' un disco che ho sempre voglia di ascoltare...

Anonimo ha detto...

mi spiace molto per non aver trovato perle come in Chaos però apprezzo l'inventiva e la variegata capacità di musica di Paul, certo è assurdo che Chaos sia rimasto così indietro nelle classifiche rispetto a questo album qui

Anonimo ha detto...

non vale choas, ma certo era difficile visto che quello è uno die migliori 3 album da solista di paul insieme a band on the rune e flaming pie
album strano, di livello medio-alto, con alcune canzoni da ricordare (personalmente le prime 4, vintage clothes e that was me)
forse l'album di macca più vicino a ram che si ricordi, per livello medio delle canzoni forse non lo equivale, ma gli somiglia moltissimo per come sono slegate le canzoni
sarebbe stato bene alla fine degli anni 70, tra london town e back to the egg
un buon album, che acquista valore se ci mettete sopra le tre bonus track e che a parere mio funziona molto di più se ascoltato in auto