venerdì 25 marzo 2011

Recensione: The Vaccines - "What did you expect from...?"

La stampa inglese li inserisce nel calderone delle "Next big things" della scena british e li consacra come possibili eredi degli Oasis (insieme tra gli altri ai Brother). Liam Gallagher li definisce noiosi, prendendo le distanze dai pareri della critica. Sicuramente una cosa é certa: il debutto ufficiale dei Vaccines ha fatto tanto parlare di sé prima ancora di essere pubblicato e continuerá a farlo visto che si tratta di un esordio davvero interessante. A parer mio piú che ai fratelloni Gallagher la band puó accostarsi al filone post-punk che strizza l'occhio alla new-wave dalle connotazioni dark e malinconiche di band come Glasvegas su tutte. "Blow it up" e "Post break up sex" ne sono le prove lampanti. Anche se in "What did you expect from the Vaccines?" si avverte molta piú solaritá e quel vigore indie-rock che spesso sono mancati nei dischi della band di James Allan e soci. Ma si avverte quá e lá anche il fantasma degli Strokes che riecheggia con la sua anima su parecchi riff. "If you wanna" potrebbe benissimo diventare un inno da stadio, gioioso, dal ritmo incalzante ed epico allo stesso tempo. La ballata "A lack of Undestanding" richiama alla mente gli Editors. Con "Noogard" e "Wolf pack" il ritmo aumenta incontrollabile tanto da passare senza rendersene conto al garage che strizza l'occhio al punk puro e duro. Cosí come nella bomba ad orologeria che apre l'album "Wreckin' Bar". Diretti e senza fronzoli. Come capitava alle punk-rock band di altri tempi (Ramones?). Ma il finale é nuovamente epico e piú che mai di glasvegasiana memoria con "All in white" e "Family Friend" (ques'ultima piú che epica, forse ridondante). Una sorta di "If you wanna" al rallenty.
Giudizio finale: Buon esordio (ma non griderei al miracolo), album forse penalizzato dalla velocitá un pó troppo alterna, ma a mio avviso comunque i Vaccines danno il loro meglio quando pigiano sull'accelleratore aumentando il ritmo. Non per nulla, secondo chi vi scrive, "Wreckin' Bar" e "If you wanna" rappresentano i migliori risultati all'interno dell'album.

una dedica particolare al nostro fan Andrea

6 commenti:

pedro ha detto...

Senza dubbio il miglior album d'esordio, fino a questo momento...il materiale che ho ascoltato dei brother mi sembra di gran lunga inferiore, ma una cosa è certa....gli Oasis monchi sono ancora la miglior band del mondo! ;-)

pedro ha detto...

Senza dubbio il miglior album d'esordio, fino a questo momento...il materiale che ho ascoltato dei brother mi sembra di gran lunga inferiore, ma una cosa è certa....gli Oasis monchi sono ancora la miglior band del mondo! ;-)

Andrea ha detto...

Grandissimi raga.. Condivido in pieno la recensione e vi ringrazio per la dedica.. :D

Fabbra ha detto...

@andrea: mi fa piacere che condividi le mie parole...un pó sentivo la tua pressione adosso eheheehe!

@pedro: beh che sia il miglior album d'esordio, questo non lo giurerei...ci sono progetti molto interessanti in giro per questa prima parte di anno...

fab ha detto...

Dico la mia: non inventano niente. Ma...riescono a prenderti come pochi! Somigliano a tanti e a nessuno e poi quelle chitarre non si fermano mai. Ottimo esordio, è un disco che non sembra stancare. Post Break-up Sex è un inno perfetto, Wreckin' Bar è un inizio frastornante e quasi tutti i pezzi viaggiano su buonissimi livelli. Io rivedo Ramones, Interpol e Glasvegas, molto meno gli Oasis (che invece rivedo nei Brother!).

Andrea ha detto...

@Fabbra: Nessuna pressione.. ahahaah.. Recensione condivisa in pieno.. :D

ps: Compresa quella del "fa cagare" riguardo agli Strokes.. Ciao grandiiiiiii....