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Una carriera breve ma folgorante. Ironici, originali, anti-conformisti, ambigui, innovatori. Eccoli, The Smiths, Manchester-based band attiva dal 1982 al 1987 ma mai dimenticata sia per l'incredibile successo di pubblico e critica, sia per l'influenza esercitata sulle band protagoniste del brit-rock degli anni '90 e nella new wave contemporanea (dagli Oasis ai Blur, dai Radiohead ai Verve, fino ai Libertines e ai Doves). Parlando degli Smiths, pensiamo subito al mitico Morrissey, attivo con la sua carriera solista fino ad oggi, e al grande chitarrista Johnny Marr. A completare il gruppo c'erano anche il bassista Andy Rourke ed il batterista Mike Joyce. I quattro iniziarono a suonare insieme nel 1982 e nel 1983 escono i primi singoli, di presa immediata non solo tra il pubblico patito di indie-rock. Colpiscono la chitarra di Marr e la voce suadente, lamentosa, inconfondibile di Morrissey, autore della maggior parte dei testi. Anche i testi, ironici, originali, pieni di non-sense ma anche, a volte, di chiare idee politico-sociali, rientrano tra le caratteristiche della band. Si inaugurava insomma alla grande il filone indie-pop-rock che tanto è stato cavalcato negli anni successivi e che tanto ci piace! I dischi in studio furono appena quattro, tra i quali spicca il capolavoro 'The Queen Is Dead' (1986). Dopo l'ultimo disco del 1987 'Strangeways, Here We Come' arriva lo scioglimento a causa dei forti dissapori tra le due anime del gruppo, Morrissey e Marr. Più volte si è rumoreggiato di possibili reunion, ma finora nessun segnale ha portato in questa direzione. Il pezzo che vi proponiamo oggi, 'This Charming Man' (1983) è uno dei primissimi singoli degli Smiths e rappresenta abbastanza chiaramente, a nostro parere, la loro identità: grande musica, testo ambiguo e ritmo magnetico. I Blur si ispirarono a loro quando composero 'The Charmless Man'. Orgoglio britannico: The Smiths!
(tratto da Wikipedia.org) Il termine musica indie (neologismo della lingua inglese derivato dalla contrazione del termine independent) è riferibile ad un insieme di generi musicali caratterizzato da una certa indipendenza, reale oppure percepita, dalla musica pop commerciale e da una cultura cosiddetta mainstream (cultura di massa), nonché da un approccio personale alla musica stessa. Il termine Indie è spesso confuso con il tipo di suono prodotto dal musicista quando è in realtà il modo in cui il suono è presentato o prodotto. Infatti, esso è spesso associato a un artista o a un gruppo che non fa parte della cultura mainstream o che fa musica al di fuori dell'influenza della stessa. Sebbene lo stile musicale di questi gruppi possa variare molto, tale associazione deriva infatti da un atteggiamento tipo "fai-da-te" e dall'abilità di lavorare al di fuori delle grandi corporations. Tuttavia, non è affatto detto che un'etichetta che si definisce indipendente garantisca un approccio libero, non orientato verso il marketing o comunque a uno stile musicale prettamente commerciale, né d'altra parte è vero che le major stesse siano orientate esclusivamente alla produzione di musica commerciale (vedi Radiohead, Pulp, Sonic Youth e The Flaming Lips). Più comune in Italia è la definizione indipendente per identificare tale approccio, preferendo usare il termine indie per definire un genere musicale vero e proprio, comunque spesso associabile a un approccio indipendente a livello di etichetta discografica. La parola indie è utilizzata talvolta per fare riferimento specificamente a vari generi o suoni. Negli anni novanta molti gruppi Britpop erano definiti indie, anche se la maggior parte degli artisti avevano siglato contratti con le major e dominavano le classifiche di vendita."
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