martedì 29 dicembre 2009

LA MIA TOP TEN DEL DECENNIO

Non avendo la presunzione di pubblicare una chart sui dischi più significativi del decennio indie rock, ecco l'elenco, in rigoroso ordine alfabetico, dei dieci album che più mi hanno entusiasmato nel corso di questi dieci anni. Forse, sono anche gli album che ho più ascoltato e che hanno caratterizzato la mia formazione musicale. Qualcosa che resterà, almeno per quanto mi riguarda. Non è stato facile selezionarne dieci, ma è uno sporco lavoro, e qualcuno lo dovrà pur fare, no? Enjoy!

Arctic Monkeys - 'Whatever People Say I Am, That's What I'm Not' (2006)
Babyshambles - 'Shotter's Nation' (2007)
Bloc Party - 'Silent Alarm' (2005)
Coldplay - 'Parachutes' (2000)
Editors - 'The Back Room' (2005)
Kings of Convenience - 'Riot On An Empty Street' (2004)
Stereophonics - 'Language, Sex, Violence. Other?' (2005)
The Darkness - 'Permission To Land' (2004)
The Strokes - 'Is This It?' (2001)
Travis - 'The Invisible Band' (2000)

lunedì 28 dicembre 2009

THE BEST OF 2009 BY INDIEXPLOSION!

L'ultimo post di questo 2009 è, come da tradizione, riservato alla classifica dei migliori album dell'anno secondo i tre paladini di IndiExplosion. La chart è ricavata dalle 3 classifiche personali pubblicate nei giorni scorsi da Espo, Fabbra e Fab. Alla prima scelta di ciascuna chart abbiamo attribuito 10 punti, alla seconda 9 e così a scalare fino alla posizione n.10, alla quale è stato attribuito un punto.

A tutti i nostri amici, l'augurio di un 2010 super, sempre in compagnia di IndiExplosion! Auguri!!!!!!!



  1. Kasabian - "W.R.P.L.A"
  2. Arctic Monkeys - "Humbug"
  3. The Horrors - "Primary Colours"
  4. Manic Street Preachers - "Journal for plague lovers"
  5. Julian Casablancas - "Phrazes for the young"
  6. Editors - "In this light and on this evening"
  7. The Xx - "The Xx"
  8. The Cribs - "Ignore the ignorant"
  9. Mando Diao - "Give me fire"
  10. Papercuts - "Future Primitive"

domenica 27 dicembre 2009

THE BEST OF 2009 (by ESPO)

BEST ALBUMS OF 2009

  1. JULIAN CASABLANCAS - PHRAZES FOR THE YOUNG
  2. KASABIAN - WRLA
  3. ARCTIC MONKEYS - HUMBUG
  4. MANIC STREET PREACHERS - JOURNAL FOR PLAGUE LOVERS
  5. EDITORS - IN THIS LIGHT AND ON THIS EVENING
  6. AIR - LOVE 2
  7. FRANZ FERDINAND - TONIGHT: FF
  8. THEM CROOKED VULTURES - THEM CROOKED VULTURES
  9. EMPIRE OF THE SUN - EMPIRE OF THE SUN
  10. PHOENIX - WOLFGANG AMADEUS PHOENIX

THE BEST OF 2009 (by FABBRA)

BEST ALBUMS OF 2009:

1 KASABIAN - "The West Rider Pauper Lunatic Asylum"
2 THE XX - "The Xx"
3 ARCTIC MONKEYS - "Humbug"
4 MANDO DIAO - "Give Me Fire"
5 THE HORRORS - "Primary Colours"
6 THE BOXER REBELLION - "Union"
7 MOBY - "Wait For Me"
8 EDITORS - "In This Light and On This Evening"
9 THE WHITEST BOY ALIVE - "Rules"
10 DANGER MOUSE & SPARKLEHORSE - "Dark Night Of The Soul"

BEST SINGLES OF 2009:

1 KASABIAN - "Underdog"
2 MANDO DIAO - "Dance with somebody"
3 EMPIRE OF THE SUN - "Walking on a dream"
4 PHOENIX - "1901"
5 THE XX - "Crystalised"
6 JACK PENATE - "Tonight's Today"
7 THE HORRORS - "Who can say"
8 EDITORS - "Papillon"
9 THE BOXER REBELLION - "Flashing red light means go"
10 MOBY - "Shot in the back of the head"

sabato 26 dicembre 2009

THE BEST OF 2009 (by FAB)

Anche su IndiExplosion è tempo di classifiche. Come ogni anno ognuno di noi ha stilato la classifica dei 10 migliori album e dei 10 migliori singoli dell'anno. Ed anche in questo 2009 non esattamente memorabile si sono registrate delle release degne di nota, alcune addirittura eccellenti. Le mie classifiche (basate eclusivamente sul gradimento personale ed "istintivo") sono letteralmente dominate da quella che considero la band dell'anno ed una delle più significative del decennio. Non mi era mai capitato di assegnare le prime posizioni alla stessa formazione, ma quest'anno non ho proprio avuto altra scelta!
Augurandovi ed augurandoci un 2010 di straordinario rock'n roll, ecco le mie scelte!

BEST ALBUMS OF THE YEAR 2009:
1. Kasabian - 'The West Rider Pauper Lunatic Asylum'
2. Arctic Monkeys - 'Humbug'
3. The Cribs - 'Ignore The Ignorant'
4. The Horrors - 'Primary Colours'
5. Papercuts - 'You Can Have What You Want'
6. Kings of Convenience - 'Declaration of Dependence'
7. The Rakes - 'Klang!'
8. Manic Street Preachers - 'Journal For Plague Lovers'
9. Wolfmother - 'Cosmic Egg'
10. Twisted Wheel - 'Twisted Wheel'

BEST SINGLES OF THE YEAR 2009:
1. Kasabian - 'Where Did All The Love Go?'
2. Kasabian - 'Fire'
3. Arctic Monkeys - 'Crying Lightning'
4. Papercuts - 'Future Primitive'
5. Depeche Mode - 'Wrong'
6. Arctic Monkeys - 'Cornerstone'
7. The Horrors - 'Who Can Say'
8. Doves - 'Kingdom of Rust'
9. Editors - 'Papillon'
10. Moby - 'Pale Horses'

lunedì 21 dicembre 2009

VOTW: HOT CHIP - 'One Life Stand'

Poche chiacchere, iniziate a cliccare quà sulla vostra destra e cominciate ad abituare il vostro udito alla martellante elektromusic dei grandi Hot Chip: questa è 'One Life Stand' !!!

sabato 19 dicembre 2009

LE RECENSIONI DI LUCA: FANFARLO - 'RESERVOIR'

Luca, il nostro collaboratore freelance preferito, colpisce ancora. Ecco un interessantissimo consiglio per un download natalizio di qualità.

"State aspettando l’ultimo lavoro degli Arcade Fire? Vi mancano le loro dolci note? In attesa vi proponiamo 'Reservoir', album di debutto dei Fanfarlo, gruppo inglese composto da cinque elementi: Simon Balthazar (voce, chitarra, mandolino, sax e clarinetto), Amos Memon (batteria e percussioni) Cathy Lucas (violino, pianoforte e voce), Leon Beckenham (tromba e armonica) e Justin Finch (basso e voce). Da dire che il paragone è doveroso, ed in verità vengono anche soprannominati gli “Arcade Fire Inglesi”, ma dal mio punto di vista non mi sembrano un gruppo-copia, la loro musica si avvicina molto anche a Belle and Sebastian e ai Sigur Rós. Il disco è composto da 11 brani e grazie all’aiuto di trombe, mandolini e violini riescono a creare un fragile e bellissimo indie pop orchestrato. Il primo singolo 'The Walls Are Coming Down' è caratterizzato dal leggerissimo suono del violino che chiude il brano. Il succesivo 'Harold T. Wilkins Or How To Wait For A Very Long Time', e’ un pezzo davvero brillante, già al primo ascolto la melodia entra in testa e le voci di Simon Balthazar e Cathy Lucas la rendono incredibilmente soave. Da ascoltare con attenzione anche 'Drowing Men' e 'If It is Growing' che consacrano la bravura di questo gruppo nel creare una musica dal suono unico. L’ultima traccia 'Good Morning Midnight' si potrebbe interpretare come una ninnananna che chiude perfettamente il lavoro dei Fanfarlo. Ve lo consiglio come un possibile regalo da mettere sotto l’albero".
Un ringraziamento particolare a Daniela per il suo contributo.

JET - 'BLACK HEARTS (ON FIRE)'

Nuovo singolo anche per i Jet. La rock band australiana capitanata dal frontman Nic Cester ha da poco pubblicato un nuovo brano estratto dall'album 'Shaka Rock'. Parliamo del pezzo 'Black Hearts (On Fire)', secondo singolo dopo la release del singolo di lancio 'She's A Genius', che ha riscosso un discreto successo permettendo di riportare i rockers australiani al centro della scena rock mondiale. Questa nuova release conferma il trend adottato dalla band di Melbourne, decisa a tornare a quelle sonorità forti ed a quella musica potente che li lanciò a livello mondiale qualche anno fa. Nonostante ciò, il disco nel suo complesso non arriva a convincere in piano, C'è, sì, qualche bella canzone (i due singoli finora estratti ne sono un esempio) ma ci sono anche dei brani francamente anonimi, influenzati fin troppo dal sottogenere rock commerciale made in USA che non ci piace affatto. Riusciranno i Jet a realizzare un altro album degno dei loro esordi?

venerdì 18 dicembre 2009

EDITORS - 'You Don't Know Love'

Et voilà, il secondo singolo targato Editors è servito: aspettavo la notizia ufficiale con l'uscita del video, e finalmente è giunta l'ora! 'You Don't Know Love' è il successore dell'eccellente 'Papillon', pezzi entrambi tratti dal discusso "In This Light & On This Evening", che non metterebbe d'accordo nemmeno Berlusconi e Capezzone (!). I pareri sono i più discordanti: c'è chi apprezza il netto viraggio elektro-gotico della band londinese verso orizzonti difficilmente digeribili dai fan più accaniti, e chi già ricorda con nostalgia pezzi come 'Munich' o 'Blood' che caratterizzavano il sound indie rock di un tempo, scevro di elementi elettronici impegnativi. Beh, dopo alcuni mesi di dubbi atroci ed insicurezze ataviche e dopo un'attenta analisi dell'album, mi sono nettamente schierato tra i primi, essendo consapevole che l'evoluzione sonora deve essere completata nel tempo, ma questi sono i rischi della sperimentazione (non si può avere tutto e subito!). Detto ciò, non resta che goderci la lenta, impegnativa, orchestrale ed evocativa 'You Don't Know Love': aspetto numerosi commenti dai bloggers più incalliti!


lunedì 14 dicembre 2009

BADLY DRAWN BOY - 'IS THERE NOTHING WE COULD DO?'

Siamo davvero contenti di poter dare il bentornato ad un grande artista della musica britannica, Badly Drawn Boy, cantautore alla ribalta da ormai più di un decennio e capace di produrre musica di estrema classe che contiene in sè anche una certa dose di innegabile britishness. Damon Gough, meglio consciuto appunto come Badly Drawn Boy, pubblica oggi in UK il suo nuovo lavoro, un album dal titolo 'Is There Nothing We Could Do?' che tra l'altro contiene la colonna sonora di un film uscito in Gran Bretagna, dal simpatico titolo 'The Fattest Man In Britain'. Il primo singolo estratto è la title track che vi facciamo ascoltare oggi e si tratta di un pezzo molto delicato, suonato come al solito al piano e caratterizzato da una strumentazione fatta di soave chitarra acustica e dal suono degli archi che accompagna lo svolgimento del brano. Estrema delicatezza, insomma, e poco spazio per quell'ironia che almeno inizialmente aveva fatto parte integrante del repertorio di Damon, in grado di raggiungere il successo internazionale grazie ad alcuni brani azzeccatissimi come 'Something To Talk About', colonna sonora del famoso film 'About A Boy'.

CONCERT REVIEW: MUSE @ PALAOLIMPICO (TO)

Periodo di grandiosi concerti nei palazzetti di tutta Italia e IndiExplosion non può certo tirarsi indietro! Questa volta è il turno dei Muse e il nostro ringraziamento va al grande amico e collaboratore di questo blog, Luca, che ha scritto questo reportage dopo aver assistito dal vivo all'esibizione della band di Matt Bellamy.


"Venerdì 4 dicembre ho assistito, presso il PalaOlimpico di Torino, alla seconda delle tre tappe in Italia da parte del gruppo più eclettico e innovativo dell’ultimo decennio. Per ora stanno diffondendo il tutto il mondo, grazie al loro tour, la loro voglia di resistenza che il loro ultimo lavoro si propone di trasmettere. Sto parlando del fantastico trio britannico, composto da Matthey Bellamy (voce,chitarra e pianoforte), Dominic Howard (bassista e 2° voce) ed infine Christopher Wolstenholme (batterista e percussionista). In una parola: MUSE. In base alla mia personalissima esperienza di concerti (Red Hot Chili Peppers, Prince, The Editors, Radiohead, Chemical Brothers, per citarne alcuni), la performance dei Muse si colloca nella TOP 3. Il concerto si apre con le immagini di persone in fila che salgono le scale proiettate sui teloni che rivestono le tre colonne situate al centro del palco. Le persone salgono, salgono come se fossero obbligate a farlo, ma dal cielo tre figure cadono andando contro corrente.. momento di blackout, i teloni cadono e a metà di ogni colonna c’è un membro del gruppo.. Silenzio, e il concerto ha inizio! Fin dalle prime note si vede e si sente che sono carichi e il pezzo di apertura è 'Uprising', primo singolo dell’album Resistance. Nelle parti superiori delle colonne viene proiettato il ritornello della canzone che ti incita a cantarlo a squarcia gola: 'THEY WILL NOT CONTROL US – WE WILL BE VICTORIOUS'. Dopo si susseguono 'Resistance' e 'New Born', ma già alla terza canzone la voce diminuisce e il mal di gola aumenta. La scaletta continua tra vecchi successi, 'Map of the Problematique', 'Supermassive Blackhole', 'Hysteria', 'Butterflies & Hurricanes', 'Nishe', 'Sunburn' e nuovi pezzi come 'MK Ultra', che dal vivo è stata formidabile, 'United States Of Eurasia' e 'Guiding Light'. Guardandoli mentre si muovono sul palco si capisce come mai la maggior parte dei premi che hanno vinto (MTV Europe Music Awards, Q Awards, NME Awards, BRIT Awards…) siano per le prestazioni dal vivo, il vero “animale da palco” è sicuramente Bellamy che incita tutto il Palasport a seguire con le mani il ritmo e a cantare, ma quando arriva 'Helsinki Jam', un assolo di batteria e basso, ti rendi conto che Howard e Wolstenholme non sono là per fare contorno ed è questa la vera forza dei Muse, la bravura sopra la media di ogni singolo componente. Il concerto prosegue con i vari brani 'Undisclosed Desires', 'Starlight', 'Time Is Running Out' fino ad arrivare al delirio puro quando si iniziano a sentire le prime schitarrate di 'Plug in Baby', la voce rimasta si è persa. Il Palasport salta in modo unisono, circa 10.000 persone, che si muovono e pogano mentre i Muse continuano con la super performance, vengono lanciati nella folla giganti palloni bianchi con coriandoli al loro interno, accesi dei mini laser di colore verde sul soffitto, le immagini continuano a susseguirsi sulle tre colonne e in quelle condizioni è veramente difficile restare fermi. Il concerto si volge verso la fine, gli ultimi quattro dei 21 brani eseguiti sono stati 'Unnatural Selection', 'Exogenesis Pt.1', 'Stockholm Syndrome' e 'Knights of Cydonia' ma prima di chiudere lo spettacolo i Muse omaggiano il pubblico con una cover di un grande artista italiano conosciuto in tutto il mondo, e ho scelto proprio questo pezzo per lasciarvi. La terza tappa italiana dei MUSE sarà l’8 Giugno 2010 a Milano".
La scaletta
Uprising
Resistance
New Born
Map of the Problematique
Supermassive Blackhole
MK Ultra
Hysteria
Butterflies & Hurricanes
Nishe
United States of Eurasia
Sunburn
Guiding Light
Helsinki Jam
Undisclosed Desires
Starlight
Plug in Baby
Time Is Running Out
Unnatural Selection
Exogenesis Pt.1
Stockholm Syndrome
Knights of Cydonia

CONCERT REVIEW: EDITORS @ PALASHARP (MI)

Pubblichiamo con estremo piacere l'articolato commento che il nostro amico Met ci ha inviato sul concerto che gli Editors hanno tenuto a inizio dicembre a Milano. Ancora grazie a Met per il suo prezioso contributo!

"Bel concerto...il disco nuovo suona molto meglio dal vivo che su disco (scusate il giro di parole ma avete poi capito..) sempre molto energici! L'unica cosa che non mi è piaciuta è stata la location, il Palasharp. Cioè c'era un mucchio di gente e il palazzetto era bello pieno e si sentiva pure bene, però per me il loro live è ancora un live da club e non da palazzetto. Infatti a parte le luci del palco solite era buio un casino e non era predisposto niente di spettacolare (come ad esempio ho visto con R.E.M. Coldplay e Depeche che fanno live "progettati" per stadi/palazzetti). C'è da dire che all'inizio loro dovevano essere all'Alcatraz e che nel tour fanno club e non palazzetti quindi non è totalmente colpa loro.Per il resto live abbastanza lungo quasi 2 ore con una ventina di canzoni con qualche chicca inaspettata (vedi la scaletta in basso); in sintesi, concerto molto bello ma per conquistare totalmente un palazzetto gli manca ancora quel che..quel pizzico... Ultima postilla: per mio gusto personale lo stile dei primi 2 album è decisamente superiore e fa rendere al meglio anche il gruppo durante i live. La voce di Tom Smith è qualcosa di unico poche band si possono permettere una voce del genere".

La scaletta:
1 In this light on the evening
2 An and has a start
3 Blood
4 You don't know love
5 Bones
6 Bullet
7 The boxer
8 The big exit
9 Escape the next
10 Like Treasure
11 Eat Raw Meet=Blood Droll
12 Smokers outside the hospital doors
13 Let your good heart lead you home
14 The racing rats
15 You are fadding
16 Bricks and mortar
17 Walk the fleet road
18 Munich
19 Papillon
20 Fingers in the factories

mercoledì 9 dicembre 2009

DEPECHE MODE - 'FRAGILE TENSION'

Continuano ad estrarre singoli dal loro ultimo lavoro gli instancabili Depeche Mode. Da 'Sounds of the Universe' sono stati infatti pubblicate molte tracce come singoli negli ultimi mesi, talvolta brani diversi a seconda dei mercati ai quali erano destinati. Adesso è il turno del brano 'Fragile Tension', che esce questa settimana per il mercato britannico. Si tratta di un buon pezzo, con una vivace base elettronica sulla quale si inserisce la grande voce di Dave Gahan, apparso ancora una volta in ottima forma anche nel video che accompagna la release. Sembra proprio che i problemi personali di Gahan, emersi nel corso degli anni '90 e in grado addirittura di mettere a rischio il futuro del gruppo stesso, siano definitivamente alle spalle, come ha dimostrato anche l'impegno del frontman nel progetto solista decollato qualche anno fa. Noi non possiamo che esserne contenti, continuando a celebrare una delle band più significative che il made in Britain ci ha regalato.

martedì 8 dicembre 2009

HOT CHIP - 'One Life Stand'

Ve li avevamo già preannunciati, ma, grazie all'aiuto del sempre più generoso Luca, abbiamo scovato il primo singolo ufficiale del nuovissimo album degli Hot Chip, ovvero la title-track 'One Life Stand', la cui uscita è prevista solo per il 2010. Alexis Taylor si presenta in maniera travolgente con la più lenta ma eclettica 'Take In It' per poi dare il colpo di grazia con 'One Life Stand', elettronica al servizio del dancefloor, dai suoni più inusuali ed azzeccati che mai. La creatività dei Chips è una caratteristica che tutti gli riconoscono: i risultati sono sempre stati sopra la media, è per questo che la band non si ferma mai di sperimentare per un progetto (Lp)più tendente al soul e che ci fa ben sperare, viste le premesse.


martedì 1 dicembre 2009

THE TEMPER TRAP - 'Fader'

E' innegabilmente il loro momento...ammetto che senza l'ausilio del pluricitato Luca, un mese fa', probabilmente non mi sarei documentato e anzi, non avrei potuto apprezzarli fino in fondo. Il gruppo in questione si chiama The Temper Trap, quartetto proveniente dalla lontana Melbourne e giunto prepotentemente fino in Uk (classifiche alla mano, successone garantito) con la melodica, profonda ed evocativa 'Sweet Disposition', caratterizzata dalla voce in falsetto di Dougy Mandagi, cantante della band alt-rock australiana: un bel lasciapassare per "Conditions", primo Lp che, a breve, si appresta a sfondare anche da noi. Ora è arrivato il turno di 'Fader', secondo singolo estratto, meno originale e più rock del precedente: la mia previsione dice che il precedente pezzo farà da traino a quest'utlimo, troppo poco appariscente per saltare all'occhio in prima battuta, ma apprezzabile lo stesso. Ora a voi il giudizio finale, diteci cosa ne pensate...