martedì 19 febbraio 2008

RECENSIONE: MORRISSEY - 'GREATEST HITS'

Si dirà: l'ennesimo Greatest Hits di Morrissey. E non sarebbe un'esagerazione, visto che l'ultimo risaliva a 7 anni e 3 album fa e prima ce n'erano stati altri. Allora mettiamo da parte questo particolare e diciamo perchè è utile scaricare (o comprare, fate voi...) questa raccolta. E' utile, anzi indispensabile, per tutti coloro che non conoscono Morrissey ma amano il British Style ed hanno sentito parlare del fenomeno-Smiths. Ecco, chi si ritrova in questa descrizione, con questo disco ha modo di capire chi sia oggi colui che è stato negli anni '80 il frontman di una delle band più incredibili del rock britannico. Un'icona del pop/rock capace ancora di proporre belle canzoni e di far rivivere a modo suo quelle magiche atmosfere. E' utile, infine, anche per chi ha vissuto, direttamente o indirettamente, l'epopea degli Smiths ed ha continuato strenuamente a seguire la carriera solista di "Moz" fino agli album degli ultimi anni. Perchè questa raccolta ci racconta soprattutto chi è oggi Morrissey, dove siano arrivate negli ultimissimi anni la sua straordinaria creatività ed il suo stile magnetico ed originale. Quindici canzoni totali, che racchiudono il meglio degli ultimi due album, 'You Are The Quarry' (2004) e 'Ringleader of the Tormentors' (2006), alcuni brani indimenticabili del passato di Morrissey come 'Suedehead', 'Everyday Is Like Sunday', 'The Last of the Famous International Playboys', 'The More You Ignore Me, The Closer I Get' ed infine i due inediti di cui abbiamo ampiamente parlato su IndiExplosion. 'That's How People Grow Up' è il singolo di lancio dell'album, ma occhio a 'All You Need Is Me', a mio parere una chicca. Gli Smiths erano altro, d'accordo, ma oggi Moz fa ancora scuola. Da non perdere.

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