Sbirciando le chart inglesi di questa settimana, ho notato qualcosa che francamente non mi sarei aspettato di vedere. Gli Editors sono riusciti a piazzare il nuovo album 'In This Light And On This Evening' al #1, più alta new entry della settimana. E' la seconda volta che la band di Birmingham arriva in vetta alla chart dei dischi più venduti (era successo anche con 'An End Has A Start') ma in questo caso può stupire il fatto che il prestigioso risultato arriva dopo una decisa svolta artistica e musicale, con l'introduzione di un sound nettamente elettronico a scapito delle chitarre, marchio di fabbrica classico degli Editors. I fan della prima ora, come il sottoscritto, fanno francamente fatica ad apprezzare in pieno il nuovo sound, troppo diverso rispetto al passato e certamente spiazzante. I fan britannici, che già avevano premiato l'album precedente, hanno evidentemente recepito la svolta con grande entusiasmo. Voi cosa ne pensate?
lunedì 19 ottobre 2009
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11 commenti:
"I fan della prima ora, come il sottoscritto, fanno francamente fatica ad apprezzare in pieno il nuovo sound, troppo diverso rispetto al passato e certamente spiazzante. I fan britannici, che già avevano premiato l'album precedente, hanno evidentemente recepito la svolta con grande entusiasmo"
In quanto fan della prima ora sono d'accordo con te sulla prima parte; secondo me i fan britannici secondo me però hanno comprato il disco "a scatola chiusa" sulla fiducia, non tanto per la svolta musicale
E' un'ipotesi plausibile anche se oggi chi compra il disco l'ha già ascoltato più e più volte...Sembra comunque che gli Editors siano oggi una realtà molto solida nel mercato britannico, e il cambiamento deciso di stile dimostra secondo me un elevato livello di autostima. Peraltro non smentito dal pubblico!
Loro in patria sono molto considerati non c'e' da stupirsi molto che siano ai primi posti delle charts. Forse siamo abituati a vederli dalla nostra prospettiva e quindi possiamo pensare sia una novità. Tra l'altro sono una di quelle band che hanno un forte impatto sul pubblico e rendono molto di più dal vivo, cosa rara oggi come oggi. Ultima cosa...non so se avete ascoltato anche la versione acustica di Papillon, merita davvero. I primi di Dicembre faranno 2 concerti in Italia spero di riuscire ad andarci. Salutoni!
La mia considerazione era questa: non ero affatto stupito che fossero arrivati in cima con 'An End Has A Start'. Nel 2007 ho anche visto un loro concerto a londra e sono stati spettacolari! Solo che ora hanno cambiato sound abbastanza nettamente e non pensavo che il pubblico potesse seguirli cosi in massa. Ho sentito una parte della versione acustica e devo dire che fa effetto!
la versione acustica l'ho sentita ed è molto bella... io cmq li ho visti 3 volte già e vado anche a milano per la quarta..effettivamente live sono uno di quei gruppi "trascinanti" che coinvolgono il pubblico come pochi altri.Per me gran parte del merito va alla voce di Tom Smith (dal vivo è veramente impressionante!) e alla chitarra di Chris Cognomeinscrivibile... Ora togliergli le chitarre che erano (e sono ancora per me) è un azzardo...sicuramente hanno molta autostima e tentano di rinnovarsi continuamente e ciò è una cosa molto buona... non sempre il risultato è ottimo.
Io da loro mi aspettavo l'OTTIMO e per me non è questo disco ma è una questione di gusti. Sono curioso di vederli a Milano live come imposteranno il concerto,la scaletta.. a Ferrara hanno alternato le vecchie canzoni con 4 del nuovo album (che doveva ancora uscire) chiudendo con Papillon, allora non molto conosciuta.. è stato un pò strano
Il cognome che cercavi penso sia Urbanowicz o qualcosa del genere!!;)
Io sto ascoltando il disco con attenzione. Penso sia interessante ma sono totalmente in linea con te: mi aspettavo un lavoro ottimo e l'attesa era davvero grande!! Invece ci siamo trovati con qualcosa che non ci aspettavamo e facciamo fatica ad apprezzarlo realmente. Forse siamo anche troppo indulgenti con questo disco, in quanto fan della band...
Si hai ragione Fab! Il cognome lo sapevo ma non ero in grado di scriverlo...
cmq tornando al disco nel mio caso c'è anche da dire : io avevo già sentito live Papillon, Bricks and Mortar, Eat Row Meat = Blood Drool e The Big Exit.. cioè praticamente metà disco! Mi aspettavo nel disco qualche altra perla,qualcosa per cui sussultare e invece niente...tutto contorno a parte la prima traccia che ammetto mi piace.Quindi ora mi ritrovo a sentire un discreto disco nulla di più... nel forum italiano degli Editors c'è chi ne parla come un capolavoro, bellissimo ecc.. ma per me non è per niente così..diamine non è mica Violator dei Depeche...
Ho letto però che nella versione Cuttings II che contiene 4 tracce in più credo c'è una canzone che merita davvero : THIS HOUSE IS FULL OF NOISE non ci ho ancora messo le mani quindi riporto solo una chiacchera però vale la pena verificare
Quando ho messo il nuovo CD dei miei preferiti, gli Editors, devo francamente dire che sono rimasto spiazzato, disorientato. Mi sono chiesto forse e' uno sbaglio, il disco all'interno e' stato cambiato, non puo' essere il loro. Poi e' praticamente 5 giorni che continuo ad ascoltarlo e devo dire che pur continuando ad essere disorientato tutto sommato e' un buon disco, con alcune tracce notevoli, i lavori brutti sono altri. Certo che x uno che ha praticamnete creato dei "solchi" nei precedenti loro CD a suon di ascolti, e' pur sempre e ancora tempo di stupore...
se andate sul sito di virgin radio c'è intervista e 3 pezzi acustici..avrei decisamente preferito un album acustico!
allora allora! bel concerto...il disco nuovo suona molto meglio dal vivo che su disco (scusate il giro di parole ma avete poi capito..) sempre molto energici! l'unica cosa che non mi è piaciuta è stata la location il Palasharp.
Cioè c'era un mucchio di gente e il palazzetto era bello pieno e si sentiva pure bene,però per me il loro live è ancora un live da Club e non da palazzetto. Infatti a parte le luci del palco solite era buio un casino e non era predisposto niente di spettacolare (come ad esempio ho visto con R.E.M. Coldplay e Depeche che fanno live "progettati" per stadi/palazzetti). C'è da dire che all'inizio loro dovevano essere all'Alcatraz e che nel tour fanno club e non palazzetti quindi non è totalmente colpa loro.
Per il resto live abbastanza lungo quasi 2 ore con una ventina di canzoni con qualche chicca inaspettata(sotto la scaletta); in sintesi concerto molto bello ma per conquistare totalmente un palazzetto gli manca ancora quel che..quel pizzico...
Ultima postilla : per mio gusto personale lo stile dei primi 2 album è decisamente superiore e fa rendere al meglio anche il gruppo durante i live. La voce di Tom Smith è qualcosa di unico poche band si possono permettere una voce del genere
Scaletta
1 In this light on the evening
2 An and has a start
3 Blood
4 You don't know love
5 bones
6 bullet
7 the boxer
8 the big exit
9 escape the next
10 Like Treasure
11 Eat Raw Meet=Blood Droll
12 smokers outside the hospital doors
13 let your good heart lead you home
14 the racing rats
15 you are fadding
16 bricks and mortal
17 walk the fleet road
18 munich
19 papillon
20 fingers in the factory
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