domenica 2 febbraio 2020

Re-Explosion


Tutto ebbe inizio da una pista da ballo. Niente a che vedere con scene alla Tempo delle mele, però. Il dancefloor era quello che accese, alla fine del 2005, gli ormoni di un giovanissimo e non ancora ‘dannato’ Alex Turner che con i suoi Arctic Monkeys, presentatisi al mondo con I Bet You Look Good On The Dancefloor, dava un vero e proprio schiaffone – musicalmente parlando – a una scena alt-rock ancora tramortita dai residui del Britpop e da ciò che rimaneva del grunge.

Era, quella urlata da Alex Turner, l’esplosione (termine non casuale) di quella che sarebbe stata chiamata nu-wave. Era il 2006 e un manipolo di ragazzetti palermitani, amici per la pelle, intuivano che, Oltremanica, qualcosa di importante stava accadendo e, contando sulle primissime connessioni flat e su una rudimentale conoscenza del web (i social erano ancora di là da venire), iniziavano semplicemente a informarsi, ascoltare e scrivere. L’esplosione indie (IndiExplosion) cominciava, quindi, a propagarsi: lo stesso termine, indie, si apprestava a diventare familiare anche a chi, prima, non ne aveva mai sentito parlare.

Ma cos’era IndiExplosion? Sostanzialmente, uno spazio web che segnalasse prontamente le nuove uscite nell’universo indie-rock, proponesse i video che cominciavano a circolare nell’altrettanto giovane piattaforma YouTube, raccontasse un po’ di concerti e recensisse i più attesi dischi in uscita senza quelle espressioni pompose, autoreferenziali e di difficile comprensione di cui sono piene le tante, troppe recensioni che popolano web e riviste specializzate. Tutto in sinergia con un altro progetto che le menti malate dei suddetti ragazzetti avevano partorito appena un paio d’anni prima: una web radio libera, alternativa, semi-illegale e senza freni che portava l’ambizioso nome di Abbey Radio. Perché proprio dagli studi di Abbey Road e dai loro più celebri coinquilini tutto ebbe inizio, nei favolosi Sixties.

Sin dai primissimi post – era il gennaio 2007 – IndiExplosion ha fatto da cassa di risonanza non solo agli Arctic Monkeys, ma anche a band che proprio in quegli anni avviavano la loro carriera, talvolta partendo da MySpace o da altre piattaforme web. I pezzi dei Kasabian, dei Bloc Party, dei Maximo Park, degli Snow Patrol, di Interpol, Editors, The Darkness, Arcade Fire, Libertines, Strokes e di innumerevoli altre band hanno popolato per anni le nostre pagine virtuali, così come le puntate di Abbey Radio. Finchè il corso della vita non ha strappato gli oramai ex ragazzetti, nel frattempo un po’ cresciuti, alle loro più forti passioni per condurli nell’alveo dannato delle ansie lavorative.

All’albeggiare del nuovo decennio, però, la passione ha inesorabilmente ripreso il sopravvento e la pagina Facebook di IndiExplosion, che intanto languiva da qualche anno nel dark web, ha a sua volta ripreso vita. Con l’obiettivo di tornare a essere, per tutti gli amici che condividono la nostra passione, quella ‘bussola’ che ci aiuti a orientarci nell’oceano delle nuove uscite musicali con lo stesso, identico spirito degli inizi. Certo, anche con un po’ di capelli bianchi e qualche chilo in più. Ma persino Alex Turner, se lo guardate bene, ha le rughe.

Dj Fabbra, Espo, Fab, Luca

mercoledì 24 luglio 2013

Live Reportage: Depeche Mode live "Delta Machine Tour"- Roma 2013

20/07/2013
Depeche Mode
Roma, Stadio Olimpico
dal nostro amico e collaboratore free-lance Simone Vigneri 

Pomeriggio di un giorno soffocante. Dopo una breve sosta per uno spuntino light a base di pizza, pancetta e pecorino nei pressi dell’ Olimpico, io e il mio amico ci avviamo verso l’ ingresso carichi al punto giusto e circondati da una folla che lascia presagire il tutto esaurito. Superati controlli e tornelli ci facciamo strada su per le scale e, al loro termine, l’ impatto visivo con il prato stracolmo ci fa scappare un’ imprecazione sincrona: uno spettacolo vedere l’ Olimpico “Sold Out” per il Delta Machine tour. A questo punto ci mettiamo l’anima in pace, ci sarà da lottare per raggiungere un posto con buona visuale senza soffocare. Mentre mi faccio largo tra le persone mi accorgo di un fatto significativo: sto conficcando il gomito e calpestando in egual misura giovani ventenni così come nostalgici cinquantenni. Potere dei Depeche Mode: unire generazioni di persone. Trent’anni di carriera si affacceranno su quel palco tra pochi minuti, trent’anni che hanno visto l’elettropop ascendere agli occhi di pubblico e stampa dal grado di musica fluo scanzonata e danzereccia (sebbene di successo) a genere di sostanza e spessore. Cambiamenti che hanno affondato le zanne ben più a fondo che nel mero gusto musicale di una società. Terminata la divagazione e ricollegati gli occhi al cervello ci siamo trovati in un posto strategicamente interessante, soprattutto dove la concentrazione di ossigeno risultava sufficiente a impedire il collasso. Dopo circa 30 minuti (21.10) le luci si sono spente ponendo fine all’attesa: come previsto sono le note di Welcome to my world a dare il via al concerto. La scenografia è sobria ma efficace: un grande schermo centrale, due più piccoli ai lati. Dave Gahan fa la sua apparizione con tanto di giacca scura (cosa che non ritenevo possibile considerato il tasso di umidità nell’aria) sopra l’immancabile gilet che resterà la divisa principale per tutta la serata, affiancato dai compagni insostituibili Martin Gore e Andy Fletcher. Pubblico delirante, mani al cielo, luci degli smartphone come candele, flash come lampi nel cielo di Roma. Nemmeno il tempo di rendersi conto dello spettacolo che si sta svelando ed è già tempo di chiudere il distico introduttivo di Delta Machine: suonano le note di Angel. Gahan imbriglia la sua voce con la consueta maestria e infonde fuoco nei 60.000 fortunati che lo stanno celebrando come maestro insostituibile di un rituale tribale che viene celebrato da sempre. Al termine arriva il momento di un salto nel passato con un classico: Walking in my shoes viene accolta da un ovazione e sostenuta dalle giravolte di Dave che invoca a più riprese la partecipazione del pubblico che lo ripaga in pieno. Il pezzo successivo impone invece un balzo cronologico in avanti, Precious viene condotta per mano dagli affondi duri di Martin alla chitarra e sfuma nella testa con le parole “If God has a master plan, then only He understands…”, nessuna logica è richiesta né possibile, ci addentriamo nel regno di chi si abbandona. Alla guida i Depeche Mode ci riportano nuovamente al punto di partenza in un vortice che segue questo senso di perdita e sottrazione salvifica dal superfluo, si torna agli anni ’80 con Black Celebration che dà il titolo all’ album considerato dalla critica come la loro pietra miliare, con un brivido lungo la schiena del sottoscritto. Dopo un susseguirsi di successi degli anni ’90 come Policy of truth e Barrel of a gun alternati a brani dell’ ultimo album arriva il momento del primo intermezzo della sublime opera a cui assistiamo in migliaia: Gahan esce di scena, resta Gore. The child inside e soprattutto Shake the disease sono melodie rese dolcemente malinconiche dalla straordinaria voce di Martin: una ninna nanna che anticipa l’oblio. Al ritorno del figliol prodigo il singolo Heaven viene seguito da Soothe my soul che accende prato e tribuna indistintamente in un ballo convulso e scatenato. Il sacerdote Gahan si muove senza requie in una danza sensuale di vita, senza concessioni, ora sinuoso ora vibrante e teso come un atleta pronto al duello. Il tempo non esiste, non scorre. C’è uno smarrimento di sé in un Desiderio traboccante, quello che Carmelo bene avrebbe definito “porno”. Non si guarda indietro ormai, è un Baccanale dell’anima che straripa inarrestabile. Prima del gran finale una menzione speciale va fatta per A question of time dove Gahan rende davvero arduo credere che la sola genetica possa essere responsabile dello spettacolo di cui si rende protagonista. Una energia inesauribile e contagiosa viene irradiata da un corpo asciutto e lucido (51 anni signori miei!) mentre roteando l’asta del microfono chiama di continuo la folla a sé, circondato da lava e scintille che scoppiettano sui teleschermi. E’ il segnale che attendevamo tutti, il momento in cui l’estasi sessuale e creativa viene esplosa violentemente: Enjoy the silence (pezzo cantato sempre quasi interamente dal pubblico) - Personal Jesus (fenomenale incipit lento in progressione prima del classico avvio cadenzato e battente) - Goodbye (a riunire ancora una volta il passato nel presente e quindi a dissolverli entrambi). Le luci si spengono, restiamo tutti esausti e spossati. Ma non è ancora giunta l’ora di andar via. Riapre le danze Martin gore con la commovente Somebody, seguita dalla primordiale I just can’t get enough con un tripudio di luci e colori che si fondono con i sintetizzatori protagonisti assoluti di leggerezza e allegria. I feel you viene spinta dai potenti e pulsati ritmi di chitarra di Martin e dalla voce di Dave divenuta rabbiosa e che a tratti tolgono il respiro mentre alle loro spalle ombre di deejay e ballerine si agitano vigorose. E’ l’ultimo atto prima della chiusura che arriva sulle parole di Never let me down again, unica perla dall’ album preferito del sottoscritto. Torce accese verso il cielo, ci si stringe tutti prima di lasciarsi, un giro tra amici e un ultimo ballo. “We're flying high, we're watching the world pass us by. Never want to come down, never want to put my feet back down on the ground”. Alla fine mentre Dave abbraccia Martin esausto e sommerso dagli applausi e dalle urla mi attraversa d’improvviso la consapevolezza di una straordinaria catarsi che ho vissuto e condiviso con 60.000 persone e che non posso descrivere in altro modo se non con le parole “Depeche Mode”.

lunedì 17 giugno 2013

James Skelly and the Intenders - 'You've Got It All'

Il primo post della settimana, e primo dopo un periodo troppo lungo, è dedicato a un nuovo progetto solista, il secondo messo in piedi da un componente dei The Coral. In attesa di tornare a suonare insieme, la famiglia Skelly si cimenta in nuovi progetti: dopo Ian, con il bell'album 'Cut From a Star', uscito alla fine dello scorso anno, è la volta del biondo frontman dei Coral, James Skelly. L'album di debutto di James Skelly and the Intenders si chiama 'Love Undercover' e non è affatto male. Un disco folk di tutto rispetto, insomma. Il primo singolo estratto è 'You've Got It All'.

lunedì 20 maggio 2013

The National - 'Sea of Love'

Le solite chitarre taglienti, tanto talento e un video molto carino. Così si ripresentano gli americani The National, in uscita con il nuovo album 'Trouble Will Find Me'. Si tratta del seguito di un disco, 'High Violet' (2010) che aveva suscitato gli entusiasmi della critica ma anche degli appassionati e che aveva definitivamente consacrato la band di Matt Berninger. Aspettiamo quindi con molta curiosità il nuovo disco, che potrebbe trovare il suo spazio in un momento molto intenso a livello di release, nell'imminenza dei grandi festival estivi. Ecco il video di 'Sea of Love' con un piccolo/grande protagonista.

mercoledì 15 maggio 2013

The Pigeon Detectives - 'I Won't Come Back'

Sono tornati i nostri amici The Pigeon Detectives, buonissima band nu-wave britannica capace di pubblicare quattro dischi in sei anni e di farsi notare per il sound tirato e molto rock. A fine aprile è uscito l'ultimo album firmato da Matt Bowman e soci, 'We Met At Sea'. La speranza è che possa rappresentare un'inversione di tendenza rispetto al terzo disco 'Up, Guards and At 'Em', passato sotto silenzio, e colpire come avevano fatto i primi due, 'Wait For Me' e 'Emergency'. Avevamo già ascoltato la prima, non esaltante, traccia pubblicata, 'Animal'. Ora è il momento di un nuovo singolo, più interessante del precedente per fortuna. Ha un bel ritmo, almeno.

lunedì 13 maggio 2013

Vampire Weekend - 'Ya Hey'

Esce proprio oggi in UK il terzo album dei Vampire Weekend, band newyorkese che ha imposto nel mercato, con i lavori precedenti, un modo di fare rock'n'roll innovativo, scanzonato, di certo lontano da certi standard. Alternativo, sì, barocco, ricco di suoni e mai banale. Il nuovo singolo 'Ya Hey' non fa eccezione, a partire dal titolo insolito. Questo brano, così come il primo singolo estratto 'Diane Young', sono contenuti nel disco 'Modern Vampires of the City'.

giovedì 9 maggio 2013

Yeah Yeah Yeahs - 'Mosquito'

Un mosquito rock'n'roll intento a succhiare tutto il sangue possibile da una mano è il protagonista assoluto del nuovo video degli Yeah Yeah Yeahs, che ai simpatici insetti che sia apprestano ad appestarci anche quest'estate hanno dedicato non solo il singolo ma anche il loro ultimo album. Questo è il secondo pezzo estratto, dopo la bella 'Sacrilege', da un disco non indimenticabile ma senza dubbio molto rock. Suck your blood!

mercoledì 8 maggio 2013

Travis - 'Where You Stand'

Altra grande anteprima di IndiExplosion! è il nuovissimo singolo dei Travis, grandiosa band scozzese che ha caratterizzato con la sua musica il primo decennio degli anni Duemila. La formazione di Fran Healy sta per pubblicare il settimo album in studio, 'Where You Stand', in uscita il prossimo 19 agosto, e da ieri circola il video del primo singolo, la title-track. E' una ballata piuttosto delicata e soave, lontanissima dal rock duro degli esordi e invece abbastanza in linea con le atmosfere degli ultimi due album. Ascoltare la voce di Fran Healy è comunque un toccasana. Quindi, godiamoci questo singolo!

martedì 7 maggio 2013

Editors - 'A Ton of Love'

Abbiamo conosciuto gli Editors di 'The Back Room' (2005) e di 'An End Has a Start' (2007) e ci avevano fatto impazzire. Abbiamo ascoltato con curiosità quelli di 'In This Light And On This Evening' (2009), elettronici e sperimentali. Ora, forse, abbiamo di fronte dei nuovi Editors: lo scopriremo con l'album 'The Weight of Your Love', in uscita a luglio, il primo dall'addio del chitarrista Chris Urbanowicz. La voce di Tom Smith, ma anche il sound e il suono delle chitarre, sono difficilmente riconoscibili rispetto agli esordi, a conferma della voglia della band di trovare una strada alternativa. Il primo singolo 'A Ton of Love' suona meno cupo e più aperto, basato su una strumentazione più varia e sulla voce di Tom nettamente più roca e meno profonda che in passato. Con una strizzata d'occhi al rock britannico anni '80 e americano anni '90. Interessante, da valutare. Intanto, ecco il video, in anteprima!

lunedì 6 maggio 2013

Beady Eye - 'Second Bite of the Apple'

Non convincono granché, e lo diciamo con grande rammarico, i primi scorci del nuovo album dei Beady Eye, la creatura musicale nata "dalle ceneri" (così si dice) degli Oasis. Il primo pezzo pubblicato dall'album 'BE' di prossima uscita, 'Flick of the Finger', non ci aveva colpito più di tanto e l'impresa non è riuscita nemmeno al primo singolo ufficiale 'Second Bite of the Apple'. Che scorre piatto, senza particolari guizzi, con un testo non memorabile e senza che venga voglia di ascoltarlo un'altra volta. Peccato, perché il primo lavoro, anche se imperfetto e con qualche pausa di troppo, non era dispiaciuto, anche se - occorre dirlo - aveva perso il confronto diretto con l'opera prima del fratellone Noel.

martedì 23 aprile 2013

Deerhunter - 'Monomania'

Bradford Cox non si ferma mai, e tra Atlas Sound e Deerhunter produce musica senza soluzione di continuità. Uscira il 6 maggio il nuovo album della sua primaria creatura, i Deerhunter e da un po' circola in rete (ve l'abbiamo anticipata sulla nostra pagina facebook) la title-track del disco, 'Monomania', un'esplosione di suoni distorti che sembra mettere a dura prova la capacità di sopportazione degli ascoltatori. Un esperimento che non poteva lasciare indifferenti gli appassionati di sperimentazione, e infatti noi di IndiExplosion! l'abbiamo accolto come si deve, tributando gli onori che merita a una grande artista, uno dei più interessanti della scena contemporanea. E chi arriva alla fine del pezzo si becca anche la motoretta.

 

Cold War Kids - 'Miracle Mile'

Altro gradito ritorno in questa prima parte del 2013 è quello degli americani Cold War Kids, esplosi nell'ormai lontano 2007 con l'album 'Robbers&Cowards', uno dei più sorprendenti di quell'annata caratterizzata dalla nascita di IndiExplosion! Nathan Willett e i suoi pubblicano il quarto album in studio di una carriera che non ha saputo poi toccare le vette di freschezza e originalità degli esordi. Il disco si chiama 'Dear Miss Lonelyhearts' (titolo non irresistibile) ed è stato anticipato dal singolo di lancio 'Miracle Mile'. Il pezzo non è affatto male, ma i primi ascolti del disco non sono pienamente soddisfacenti. Col tempo, chissà, ci si potrebbe ricredere.

lunedì 15 aprile 2013

The Black Angels - 'Don't Play with Guns'

Una canzone 'obamiana', in linea con la battaglia politica che sta conducendo il loro presidentissimo. Tornano  i texani The Black Angels, paladini del garage psichedelico che un paio d'anni fa ci avevano fatto gridare al miracolo con il bellissimo disco 'Phosphene Dream'. Ora è il momento del successore, che si chiama 'Indigo Meadow' e contiene anche il singolo di lancio 'Don't Play With Guns'. Il pezzo è forte, scorbutico, ha un effetto stordente che è quello che si ci aspetta dai Black Angels. Il disco, ai primi ascolti, non raggiunge i picchi del predecessore ma è comunque una buona release!

venerdì 12 aprile 2013

Everything Everything - 'Duet'

Altro "albumone" di questo inizio 2013 è 'Arc' dei mancuniani Everything Everything, uscito lo scorso gennaio. Una conferma del talento e della freschezza di questa band che passa forse un po' sotto silenzio, ma che propone un elektro/rock di ottima fattura, già intravisto nel debutto 'Man Alive' datato 2010. Da 'Arc' sono già stati estratti tre singoli. L'ultimo in ordine di tempo è 'Duet', mentre già vi avevamo deliziato nei mesi scorsi con le due tracce di apertura del disco, 'Cough Cough' e 'Kemosabe'. Enjoy!

giovedì 11 aprile 2013

Foals - 'Late Night'

'Holy Fire' è uno dei migliori album indie/rock finora pubblicati in questo 2013. Un lavoro maturo, non scontato ed equilibrato. ulteriore conferma del peso dei Foals nel panorama internazionale. Dopo le ottime release di 'Inhaler' e 'My Number' ecco un altro singolo estratto, uno dei migliori pezzi dell'album a mio parere. Si tratta di 'Late Night', accompagnato da un video intenso e molto crudo, non adatto ai deboli di cuore. Yannis Philippakis e soci hanno fatto centro ancora una volta!

lunedì 8 aprile 2013

Daughter - 'Still'

Segnatevi questo nome, voi che amate il folk-rock britannico di qualità. Si chiamano Daughter, vengono da Londra e sono in tre, due ragazzi e una ragazza, Elena Tonra, dalla bellissima voce. Il loro disco d'esordio è uscito da qualche settimana e il mondo sembra essersi finalmente accorto del talento di questa giovane band. 'If You Leave' è un concentrato di purezza che richiama le ovattate atmosfere dei The XX ed è un disco arrivato dopo un paio d'anni di EP, singoli e tentativi di sfondare. Tutti i 10 brani dell'album hanno una sola parola nel titolo e una notevole profondità di suono. In certe canzoni, la voce di Elena Tonra ricorda quella, straordinaria, di Florence Welch. Il video che vi proponiamo è quello dell'ultimo singolo pubblicato, 'Still', in concomitanza peraltro con un altro bel pezzo, 'Human'. Ecco il nostro Album of the Week.

giovedì 4 aprile 2013

Primal Scream - 'It's Alright, It's OK'

Si chiama 'More Light' il nuovo album dei Primal Scream, l'eclettica band scozzese di Bobby Gillespie che ha saputo resistere all'incedere del tempo e ha attraversato indenne oltre due decenni. Vi abbiamo già fatto ascoltare il primo singolo estratto, '2013', e ora è la volta del secondo, 'It's Alright, It's OK'. Si tratta, a mio parere, di una pallida rivisitazione di uno dei loro maggiori successi, l'indimenticata ed efficacissima 'Movin' On Up'. Credo infatti che ci siano evidenti punti di contatto tra questi due pezzi, nel ritmo e nella struttura, e ciò non depone certo a favore della band. Confidiamo in qualcosa di meglio nell'imminente album!

mercoledì 3 aprile 2013

British Sea Power - 'Machineries of Joy'

Dell'ultimo loro album, 'Valhalla Dancehall' (2011) ricordo una prima metà assolutamente fantastica, fatta di potenti schitarrate e atmosfere epiche. I British Sea Power, ormai un'istituzione dell'indie/rock britannico, hanno appena pubblicato il sesto album della carriera, 'Machineries of Joy', anticipato dalla title-track che è anche il primo singolo estratto. In un periodo di uscite un po' deludenti, non ci resta che affidarci alla loro indiscussa vena creativa. Questo singolo, però, non riesce a sbocciare del tutto, rimanendo forse al di sotto di quella soglia che più volte i BSP hanno dimostrato di saper varcare.

mercoledì 27 marzo 2013

David Bowie - 'The Stars (Are Out Tonight)'

Se un artista (grandissimo, per carità) torna dopo oltre 10 anni e pubblica un nuovo disco è naturale essere almeno un po' diffidenti. E pensare: ma chi te l'ha fatto fare? L'ascolto di 'The Next Day', il nuovo album griffato David Bowie, non dovrebbe quindi essere intaccato da pregiudizi di sorta. Così ho provato ad accostarmi a questo album e, a parte la lunghezza forse eccessiva, devo ammettere di aver trovato alcuni spunti davvero positivi. Tra questi c'è il sound di 'The Stars (Are Out Tonight)', il singolo #2 estratto dal disco. Accompagnato, peraltro, da un video niente male. Di certo, un passo avanti rispetto al poco significativo primo singolo.

martedì 26 marzo 2013

Peace - 'Wraith'

E' uscito ieri l'album di debutto di una delle novità indie/rock più intriganti che ci offre la terra d'Albione in questo momento e che il solito NME non manca di segnalare. Sono in quattro, vengono da Worcester e si chiamano Peace. Suonano un indie/rock di atmosfera tipicamente britannica: si sente che sono cresciuti ascoltando la nu-wave dei primi anni 2000 che impazzava in UK e non solo. Il disco si chiama 'In Love' ed è anticipato dal bel singolo 'Wraith', accompagnato da un video che fa bella (e gradita) mostra di una nutrita serie di lati B.

venerdì 22 marzo 2013

The Vaccines - 'Bad Mood'

Ennesimo singolo e altro bel video per i Vaccines, band che ha finora sfornato due dischi degni di questo nome: contengono entrambi voglia di rock, di fare casino, un po' all'antica, senza la necessità di essere perfezionisti o per forza sperimentatori. In altri tempi sarebbero forse stati superflui, ma sulla scena attuale emergono proprio per la dirompente semplicità della loro musica. Questa volta tocca a 'Bad Mood', altro prodotto di 'Come of Age'. Non male anche il video e merita un plauso paciocchello Justin Young per aver saputo interpretare alla grande il ruolo dello scazzato.

 

Suede - 'Barriers'

Vorremmo dire: Bentornati! E invece diciamo: Non se ne sentiva la mancanza. Tra i protagonisti della travolgente ondata Britpop degli anni '90, innovatori all'epoca anche se non a tutti graditi, gli Suede sono tornati, a undici anni dalla pubblicazione del loro ultimo album. Solo che ora il mondo è diverso e un pallido tentativo di riproporre quel sound non può che apparire velleitario. Bastano pochi ascolti dell'album per sbadigliare e anche il singolo scelto come lancio è piuttosto fiacco. Per la cronaca, il disco si chiama 'Bloodsports' e il singolo 'Barriers'. Saremo forse troppo cattivi?

martedì 19 marzo 2013

Hurts - 'Miracle'

E' il momento degli Hurts. Al secondo album tutti sembrano accorgersi di loro e la stampa li incensa, etichettandoli, forse un po' troppo frettolosamente, come i nuovi Depeche Mode. A parte il fatto che i "vecchi" sono tutt'altro che bolliti, bisogna ammettere che i punti di contatto ci sono, sebbene gli Hurts siano diretti verso un pop/rock epico, elegante e sofisticato ben differente dal sound elettronico dei DM. Ricondotti nel loro genere, dico che a me questi ragazzi inglesi, che hanno saputo trovare stile e sound ben definiti fin da subito, piacciono. E ricordo un loro live milanese di un paio d'anni or sono come una bellissimo concerto-spettacolo. Il nuovo album, numero due della band, si chiama 'Exile'. Questo è il primo singolo, 'Miracle'.

venerdì 15 marzo 2013

The Strokes - "All the time"

Vi avevamo giá fatto prescoltare il nuovo singolo "All the time". Adesso ecco fresco fresco il nuovo videoclip per il brano degli Strokes. Che poi tanto video non é, bensí un'accozzaglia di immagini e brevi footage presi in prestito qua e lá durante il loro ultimo tour e le sessioni di registrazione del nuovo album (previsto in uscita in primavera). Insomma, la band di Casablancas si dimostra ancora una volta in debito di idee e creativitá (non solo nella produzione di nuove canzoni, ma a quanto pare anche per la realizzazione di un videoclip). Staremo a vedere cosa ne uscirá fuori con il nuovo album. Intanto ci gustiamo i loro bei faccioni in questi frames. 
 

venerdì 8 marzo 2013

Phoenix - "Entertainment"

Un'attesa durata 4 anni, dal fantastico "Wolfgang Amadeus Phoenix". Finalmente il 2013 poteva essere l'anno dei Phoenix. Parliamo al passato, perché le premesse hanno quasi definitivamente deluso le aspettative di molti fan che si gustavano un ritorno in pompa magna per la band francese. Giá in questo primo singolo abbiamo un pó storto il naso. E la loro ricerca di sonoritá orientaleggianti non sembra funzionare tantissimo. E se non bastasse, guardate allora il video ufficiale, una storia d'amore ambientata totalmente in Corea del Sud e che ci lascia quantomeno perplessi (manco fosse un documentario della National Geographic). Roba che potremmo raccomandare al nostro ristorante cinese di fiducia. Voto 4, come gli anni di attesa.
 

sabato 2 marzo 2013

Atoms For Peace - "Ingenue"

Ormai sappiamo tutto di loro. La loro identitá é svelata. E dietro il nome di Atoms For Peace si celano le menti e le fatiche artistiche di Thom Yorke, Flea (Red Hot Chili Peppers) e Nigel Godrich (giá storico produttore dei Radiohead e adesso in pianta stabile anche col progetto Ultraista). Il loro primo album, uscito lo scorso 26 febbraio, dal titolo "Amok", é gia uno dei dischi piú apprezzati dalla critica in questa prima parte del 2013. E per chi ama le sonoritá piú elettroniche e sperimentali degli ultimi Radiohead rappresenta davvero un toccasana. Eccovi il video del loro primo singolo ufficiale "Ingenue", dopo i brani promozionali "Default" e "Jury, Judge and Excecutioner" pubblicati in precedenza sul web a supporto del nuovo album. Ancora una volta un sorprendente Thom Yorke in versione danzereccia in questo video diretto da Garth Jennings. Da vedere!
 

Primal Scream - "2013"

Il loro nuovo album (ed é giá una notizia) uscirá il prossimo 13 maggio. Si chiamerá "More Light" e ci aspetta molto da questo "storico" ritorno. Un altro grande nome dopo My Bloody Valentine e David Bowie per questo 2013. E "2013" é anche il titolo del primo estratto, un brano che avevamo avuto la possibilitá di ascoltare giá quest'estate nel live che la band scozzese aveva tenuto in occasione del festival italiano "Ypsigrock " a Castelbuono di Sicilia. La traccia ancora non ci convince del tutto, ma aspettiamo di ascoltare l'intero album per trarre le giuste valutazioni.

martedì 19 febbraio 2013

Muse - 'Supremacy'

Non è stato un gran successo l'ultimo album dei Muse, 'The 2nd Law', uscito lo scorso autunno. Ci si aspettava più entusiasmo per la band inglese, capace di attirare grandi folle per esibizioni live universalmente considerate di altissimo livello. Anche l'ultimo singolo finora estratto, 'Supremacy', conferma l'hard-rock epico che è ormai marchio di fabbrica di Matt Bellamy e soci: non il mio genere preferito, ma comunque di grande impatto. Ecco il video ufficiale di questo pezzo, in attesa di vederli in Italia, a Torino e a Roma, tra la fine di giugno e l'inizio di luglio.

lunedì 11 febbraio 2013

Two Door Cinema Club - 'Next Year'

Continuano a sfornare singoli dal secondo album 'Beacon' i nordirlandesi Two Door Cinema Club, accolti con relativa freddezza qui su IndiExplosion ma ancora idolatrati in patria. Il nuovo singolo, il terzo, è 'Next Year', pezzo easy-listening che non è male e un po' rimanda alle atmosfere del primo disco, che aveva lanciato la giovane band solo un paio di anni fa. Nel complesso, comunque, i ragazzi capitanati dal rosso Alex Trimble hanno fatto molto meglio di altre simili band che non hanno saputo rispondere presente alla prova del secondo disco.

giovedì 7 febbraio 2013

Jake Bugg - 'Seen It All'

Nel solco della tradizione indie-pop-rock britannica, negli ultimi mesi dello scorso anno un ragazzetto classe '94 ha cominciato a far parlare di sé e adesso è un caso musicale nella terra d'Albione. Johnny Cash, i Beatles e, più prosaicamente, Oasis e Arctic Monkeys sono i suoi punti di riferimento. A me ricorda, per l'aspetto e la voce soprattutto Miles Kane. Insomma, avrete capito che razza di background. Lui si chiama Jake Bugg e ha da poco pubblicato il bellissimo album omonimo: come spesso capita per gli album di debutto, è una raccolta di ottimi pezzi, molti dei quali potenziali singoli, che alterna ballate a brani più tirati. Forse conoscerete già i successi già pubblicati 'Two Fingers' e 'Lightning Bolt'. Ora esce il nuovo singolo, l'ottima 'Seen It All'.