giovedì 12 febbraio 2009

TWISTED WHEEL - 'LUCY THE CASTLE'

Udite udite, i Sex Pistols son tornati! Beh, ammettiamo di esagerare, però dalla terra di Albione arriva una strepitosa novità, destinata a far parlare di sè a lungo. La band in questione si chiama Twisted Wheel ed è composta da tre ragazzi provenienti da Oldham, cittadina situata nei sobborghi di Manchester. La loro storia è breve ma intensa. Due anni fa Jonny Brown, Adam Clarke e Rick Lees cominciavano a suonare insieme, un anno fa firmavano il loro primo contratto con una casa discografica, la Columbia Records, ed ora sono in rampa di lancio, pronti a pubblicare il loro disco d'esordio. I Twisted Wheel devono il nome, proprio come gli Oasis, ad un noto locale di Manchester e proprio gli Oasis (ma anche i Kasabian, The Enemy e Paul Weller) li hanno fortemente voluti con loro come band di supporto in occasione dei recenti tour. Insomma, tutti sembrano contendersi questo terzetto, che suona un post-punk di ottima qualità, influenzato su tutti da Sex Pistols e The Clash, ma anche dagli immancabili Oasis, Arctic Monkeys e Libertines. Si trova un po' di tutto nella loro musica ma ciò che stupisce è la brevità ed intensità dei loro pezzi, unita al suono prepotente delle chitarre ed alla voce arrabbiata e grintosa che ha fatto grande il punk nei mitici anni '70. Il primo ascolto del loro singolo di lancio, 'Lucy The Castle', riporta alla mente molto nettamente il sound dei Sex Pistols, e questa è una grande notizia per gli appassionati del genere. Teniamoli d'occhio, il futuro è dalla loro parte, e IndiExplosion non li mollerà un solo attimo!

4 commenti:

Maza ha detto...

io li ho sentiti al concerto degli Oasis e nn sono per niente male..gli applausi, anche se aspettavamo trepidanti gli oasis,nn erano di circostanza....
...nn sono proprio il mio genere ma mi sono piaciuti!!

ah quasi dimenticavo: vi seguo da parecchio e vi faccio i complimenti perche è proprio un blog coi controca**i,recensioni sempre semplici e gradite,al contrario di tutti quei saccentoni-critici che si leggono in giro e che nn sono mai obbiettivi basandosi solo sul loro "credo" musicale!!

bravi ancora

Maza

fab ha detto...

Grazie Maza,
ti voglio ringraziare in particolare perchè hai proprio colto nel segno la filosofia del nostro blog, che è anche un modo per comunicare qualcosa di diverso rispetto ai troppi "saccentoni" che ci sono in giro!

Stay tuned...

Anonimo ha detto...

Li ho visti a Torino sabato scorso, perchè a Milano c'era stato un lieve ritardo d'arrivo :).
Live al fulmicotone, aggressivo, senza inutili orpelli ma ancora un po' grezzo e monocorde. Influenze: punk britannico anni 70 e punk a stelle e strisce anni 80, qualche reminiscenza arctic monkeys nei pezzi più lenti. Bene ribadire che con gli oasis non c'entrano nulla.

Promessa o fuoco di paglia? Vedremo quando uscirà il loro primo disco.

-Michele-

Jacket & Tie ha detto...

Gli Oasis c'entrano eccome!
What's your name ne è un esempio lampante: certi passaggi sono tipicamente in stile Oasis...

Grande band, comunque, faranno strada