venerdì 18 dicembre 2009

EDITORS - 'You Don't Know Love'

Et voilà, il secondo singolo targato Editors è servito: aspettavo la notizia ufficiale con l'uscita del video, e finalmente è giunta l'ora! 'You Don't Know Love' è il successore dell'eccellente 'Papillon', pezzi entrambi tratti dal discusso "In This Light & On This Evening", che non metterebbe d'accordo nemmeno Berlusconi e Capezzone (!). I pareri sono i più discordanti: c'è chi apprezza il netto viraggio elektro-gotico della band londinese verso orizzonti difficilmente digeribili dai fan più accaniti, e chi già ricorda con nostalgia pezzi come 'Munich' o 'Blood' che caratterizzavano il sound indie rock di un tempo, scevro di elementi elettronici impegnativi. Beh, dopo alcuni mesi di dubbi atroci ed insicurezze ataviche e dopo un'attenta analisi dell'album, mi sono nettamente schierato tra i primi, essendo consapevole che l'evoluzione sonora deve essere completata nel tempo, ma questi sono i rischi della sperimentazione (non si può avere tutto e subito!). Detto ciò, non resta che goderci la lenta, impegnativa, orchestrale ed evocativa 'You Don't Know Love': aspetto numerosi commenti dai bloggers più incalliti!


12 commenti:

fab ha detto...

Berlusca e Capezzone sono d'accordo du tutto anche perchè il secondo è obbligato dal suo ruolo di leccaculo ufficiale. L'album degli Editors è la release più controversa e difficilmente giudicabile dell'anno e ancora non riesco a prendere una posizione precisa sull'argomento, anche se lo definirei un disco magnetico perchè quasi istiga all'ascolto. E c'è un'altra cosa da dire. Sanno fare video!

Espo ha detto...

notizia ansa delle 14.25: BERLUSCONI - ottimi editors... CAPEZZONE - ediche??????????????

Anonimo ha detto...

Lo trovo un bell'album, uno dei migliori di questo 2009.
Però come secondo singolo avrei scelto eat raw meat=blood drool, che mi sembra più adeguato ad esigenze commerciali.

Alessandro

Lc ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Lc ha detto...

Mi è piaciuto maggiormente la seconda parte del video, le smorfie di Tom Smith sono superbe. Per qnt riguarda il disco, mi associo a Fab, forse perchè noi fans degli Editors ci aspettavamo qlc di diverso e più sulla scia dei primi due album.
@ Alessandro, ottima osservazione e sn d'accordissimo cn te. Magari sarà il prossimo singolo..

Met ha detto...

Ragazzi io non ho ancora deciso se essere contento o no della svolta elettronica... alcuni giorni li adoro altri non li posso sentire ( mentre i primi 2 album andavano bene in ogni giornata). Certo che è l'album che "divide" dell'anno! Credo che con il tempo si vedranno i frutti di questa virata perchè il talento non manca di certo e sperimentare non fa mai male..detto questo Capezzone riuscirebbe a farsi "marziano" nel caso di invasione aliena :-D

I video loro sono sempre fra i migliori a mio parere.

Fabbra ha detto...

Ke dire...alla fine l'album mi sta prendendo pian piano....e si sta rivelando uno dei migliori di questo scarno 2009....cmq questo singolo non mi piace affatto...avrei preferito Bricks and Mortar o la piu votata Eat raw meat=Blood...

Met ha detto...

A me invece piace questa scelta, non è scontata almeno! Certo le 2 che hai detto te probabilmente forse sono più adatte come "singolo" ma in questo modo gli Editors si fanno conoscere a 360°


Volevo farvi una domanda ragazzi : cosa ne pensate della scena italiana ora? Per me dopo un periodo di magra ora non siamo messi malaccio : penso agli ormai affermati Afterhours Marlene e Baustelle ma anche a realtà solide come Marta sui Tubi o Benvegnù,alle nuove leve Ministri e Valentina Dorme. E poi c'è questa corrente cantautorale che sta spuntando che per me è notevole : Dente, Le Luci della Centrale Elettrica, Brunori Sas! L'unico peccato è che un artista come Moltheni decida di fermare il suo progetto (a mio parere superlativo) dopo 10 anni e 6 dischi e la cosa passi molto sottotraccia...

Daniels ha detto...

Met, a dire la verità in questo blog abbiamo deciso sin dall'inizio di occuparci principalmente di musica straniera, soprattutto britannica. Nessuno di noi ama la musica italiana, anche se cerchiamo di postare qualcosa quando escono pezzi interessanti (vedi Waines). Quindi non siamo proprio i più adatti per commentare le band che hai nominato prima.

Personalmente mi piacciono abbastanza baustelle e afterhours, mentre non mi sono mai occupato delle altre band. Ho sempre pensato che la lingua inglese si adatti di gran lunga meglio al genere. Inoltre, il rock non appartiene alla tradizione italiana, col risultato che gli artisti devono per forza attingere al repertorio estero in fatto di influenze.
Ma forse i miei colleghi ne sapranno di più!

fab ha detto...

il commento precedente è mio (fab)

Met ha detto...

si ho visto infatti ma mi piaceva avere un opinione; concordo l'inglese "suona" molto più rock rispetto all'italiano ma ogni tanto anche nel nostro belpaese spunta qualcosa di interessante :-D

Maro ha detto...

Altro gran bel pezzo davvero, album cmq da ascoltare per intero merita molto