mercoledì 7 febbraio 2007

LA RECENSIONE DI FABBRA: KLAXONS - MYTHS OF THE NEAR FUTURE

From Atlantis to Interzone....Klaxons rules!
Ebbene si, parafrasando una delle loro più coinvolgenti canzoni, questa nuova band proveniente tanto per cambiare dalla fiorente Londra (precisamente quartiere New Cross), spacca davvero....ritmi psichedelici e quasi ossessevi, chitarre poderose, bassi distorti e trascinanti (forse l'elemento che li caratterizza maggiormente), ritornelli in stile hooligans ma allo stesso tempo molto orecchiabili, tastiere che sfiorano quasi i ritmi techno-house....insomma qualcosa di melodico ma allo stesso tempo potente e rabbioso, difficile da etichettare ma dal suono quasi spaziale!
E i 3 componenti della band James Righton (voce e tastiere), Jamie Reynolds (voce e chitarra) e Simon Taylor (chitarra) hanno giocato fin dall'inizio su questa immagine visionaria, cosmica e quasi fantascientifica , sia per quanto riguarda il modo di vestirsi (molto '80 e dalle tinte molto accese ed atipiche), sia per i titoli che hanno dato alla maggior parte delle loro 11 canzoni, tra cui Atlantis to Interzone, Gravity's rainbow, Magick, Four Horsemen of 2012, e questo si puo anche evincere dai loro video tanto spettacolari quanto alternativi.
Un genere, quindi, inetichettabile, che mischia indie, britpop, new wave, punk e sonorità danzerecce a tal punto che i media inglesi l'hanno battezzato come fenomeno "Nu-Rave", dato dalla fusione tra Nu Wave e ritimi dance-rock fatto apposta per i dancefloor indie.

Un album "Myths of the near future", fra i più cool del momento, che sorprende per la sua innovatività e la sua concezione di musica che va al di là del semplice progetto melodico ma si allinea piu verso un Art -Rock, una nuova scena glam che coinvolge anche il modo di vestire e il mondo delle arti visive, come già detto per quanto riguarda il loro videoclip.
A parte gli spettacolari 4 singoli già pubblicati in U.K., ovvero Atlantis to Interzone - Gravity's rainbow - Magick e Golden Skans (uscito anche in Italia), le restanti tracks del Cd sono molto più melodiche con venature di base britpop.

Da segnalare "It's not over yet" molto molto bella, mentre quella che preferisco di meno è "Isle Of her" forse un po troppo statica nel suo andamento.
L'unica pecca dell'album forse la durata limitata a 53 minuti circa, meno di un'ora per le 11 tracce totali.
Nel complesso mi sento di attribuire al disco almeno 4 stelle, non il massimo, forse perchè dopo essere letteralmente "uscito di capa" per i primi singoli mi sarei aspettato, a torto, un disco di 11 chicche, ma nel complesso comunque resta sempre un disco di una qualità al di sopra della media.


Guarda il video di "Atlantis to Interzone"
Guarda il video di "Magick"
Guarda il video di "Gravity's rainbow"

2 commenti:

Anna ha detto...

I primi due video sono meravigliosi!!
Di "Magick" mi ha colpito l'installazione e lo sguardo allucinato (quasi lisergico) su una scena horror-soft-splatter. "Atlantis to Interzone", invece, offre anticipazioni cyberpunk. Più che videoclip, sembrano happening in tutto e per tutto. Bello il testo di "Gravity's rainbow", ricco quasi quanto quello di "Atlantis..", carico di rimandi post-apocalittici...

Fabbra ha detto...

vedo che non lasci nulla al caso...e t documenti subito circa testi e significati di ogni caozone! brava...così mi piaci!