Che il party abbia inizio. Ecco uno dei dischi più danzerecci dell'anno. Ma non si tratta della solita dance, dei soliti tunz-tunz-tunz (oddio per certi versi lo è...vedi 'Acceptable in the '80s') e di mera musica elettronica ballabile solo in pista, bensì di un disco godibilissimo, ascoltabilissimo anche nei momenti pre o post dancefloor, che miscela parecchi riferimenti al rock in alcune tracce, riferimenti alla dance old school '80-'90, e che strizza per certi versi l'occhio al pop da classifica. Si comincia con una vera bomba, 'Merrymaking at my house', un brano che già ti fa capire che direzione seguirà il disco, completo, una funk-house su una base di tastiere e basso che colpiscono. Uno dei migliori brani dell'album, e lo vedrei bene anche come prossimo singolo. Lo sperimentalismo elettronico di 'Colours' sembra una jam session tra i Daft Punk e gli Lcd Soundsystem. Daft Punk che vengono riesumati anche nella successiva 'This is the Industry' , anzi in questo caso forse appaiono più presenti di prima, soprattutto nel finale. La quarta traccia è il secondo singolo 'The Girls' che apprezzo sempre di più, questa volta si tratta di pura elettronica ai limiti dell'acidità con un loop che ricorda parecchio i Primal Scream di 'Some velvet morning', velocizzato di qualche beat e un ritornello orecchiabilissimo. Molto bella. Su 'Acceptable in the '80s' c'è poco da dire. Uno dei pezzi più riusciti dell'anno, spaventosamente adatta al dancefloor, già me l'immagino quest'estate! Una geniale rilettura degli anni '80, "Paninari" e "All stars" che tornano verosimilmente alla ribalta e sapori anzi suoni che ci riportano indietro di qualche primavera. Geniale, potente e altamente additiva con una base-droga irresistibile. Anche se a molti può sembrare un pò tamarra! Ma in fondo lo siamo un pò tutti quando vogliamo roba che ci faccia ballare di brutto. La successiva "Neon Rock " è uno dei pezzi che meno mi convince, un misto tra suoni in stile Super-Mario bros. e sintetizzatori impazziti. Manca solo che alla fine una vocina dica: "You Lose!". 'Vegas' sembra una reprise di 'Acceptable in the '80s', forse il primo caso di un artista che si auto-coverizza e in uno stesso disco! Ancora l'ombra degli Lcd Soundsystem in 'I created disco', la title-track, un'elettronica che si avvicina più alla trance. Comunque esperimento riuscito. Ma veniamo alla perla, la traccia 10, 'Disco Heat', quello che si può definire a tutti gli effetti un "brano indefinibile", electro-altern-rock-dance. Ebbene si, c'è un pò tutto, tastiere molto in stile Mylo, una base sempre che strizza l'occhio agli '80s tanto cari al buon Calvin Harris, un disco che sprizza tantissima energia, che si avvicina in alcuni tratti più anche alla techno, ma ripeto c'è un po tutto. E quando si assiste a simili assoli e virtuosismi con le tastiere non si puòrimanere insensibili. Davvero bello. Assolutamente nella top 3 dei migliori brani. 'Love souvenir', la traccia più soft dell 'album potrebbe benissimo essere una perfetta base R'n'B per un cantante coloured americano da chart. La chiusura di 'Electro man' ci riporta in pieno nelle atomosfere '80s, un salto indietro nel tempo, perfetto per quegli anni, forse ancora più "accettabile" di 'Acceptable...'. A metà tra dance-music e pop. Insomma un album che supera pienamente la sufficienza, ma se non avesse scopiazzato un pò qua e là e non si fosse fossilizzato su questo revival degli '80s, spaziando maggiormente avrebbe sicuramente ottenuto ancora più meriti. E' nata una nuova stella del panorama electro-dance.
giovedì 28 giugno 2007
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6 commenti:
Trascinato dalla coinvolgente 'Acceptable in the 80s'Calvin Harris ha saputo dar vita ad un disco davvero bello, che può piacere anche chi, come me, non è affatto un patito di musica elettronica. Un disco che ancora non ho potuto ascoltare molte volte, ma che dai primi ascolti mi sembra adatto, come ha scritto puntualmente Fabbra, ad un ascolto pre o post-dancefloor. Un disco ideale anche da ascoltare a casa, quando si ha voglia di immergersi in ritmi dance raffinati. Poi il tocco di classe, secondo me, sta nel richiamo alla musica 80's, troppo spesso bistrattata ma che ha comunque segnato un'epoca. Insomma, un incontro riuscito tra dance e ritorno al passato!
non c'è alcun dubbio, è il migliore album d' elettronica di quest'anno e per un patito come me, ce ne fossero di album cosi belli.... Merymaking at my house è il mio brano preferito, la mattina nn riesco a nn ascoltarla, cosi come amo Colours, vera kikka dell'album secondo me.... da ascoltare con attenzione anche la hit Disco Heat che ci fa tornare nei vecchi anni '80....ma si è capito che I created disco è il mio album preferito, o no???? Ottima rece, Dj Fabbra, speriamo che avvicini a questo genere molte persone...
Espo azzarda...certo nn mi sbilancerei cosi tanto...ma è un cd parecchio interessante..come ho già avuto modo di dire..
i live fanno cacare, il resto molto miami vice. nel complesso niente di eccezionale.. vi eccitate con poco indiexplosion...
madonna, una curiosità........MA CHI SEI??????? Presentati almeno....
e cmq confermo anch'io ke i live non sono nulla di particolare, ascoltarlo su mp3 da tutto un altro effetto, poi....de gustibus....
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